Questo, che pubblichiamo testualmente, è il testo di due articoli di Giuliano Gnecco, pubblicati oggi, 30 giugno 2006, su Il Secolo XIX.

I miei commenti, come sempre, li lascio invece alle vignette..

 puntate precedenti: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10                                                         AGLAJA

GASPERINI PROMETTE GOL E SPETTACOLO

di Giuliano Gnecco

Genova. Chi è nel mondo nel calcio spesso finisce per dire banalità per non alimentare polemiche o attirarsi inimicizie. La prima impressione su Gian Piero Gasperini è invece che si tratti di un uomo fuori dagli schemi. Intanto nel primo appuntamento a Pegli arriva non alla guida di un'auto sportiva ma di una Multipla. Poi, dopo la prima frase di rito («È un'esperienza e un'occasione importante per me»), dimostra di avere le idee chiare e di difenderle anche quando possono apparire scomode.

Il primo impatto di Gasperini con la sua nuova società

Dal Crotone al Genoa è un bel salto? Potrebbe essere un assist per ingraziarsi i nuovi tifosi, invece Gasperini non rinnega il passato: «Per tutto ciò che riguarda squadra, ambiente e risultati Crotone è un'altra cosa, ma fare calcio come a Crotone è già una bella partenza». Nessun timore per il grande salto? «No, sarò incosciente ma ho grandi stimoli e grandi motivazioni. Prima di tutto bisogna lavorare bene».

Sarà incosciente, ma consiglio di tenere l'elastico..

Sì, va bene, ma bisogna anche vincere: «È uno slogan che va bene dappertutto. Il culto della vittoria è importante, ma ci sono anche altri valori: lavorare bene, costruire qualcosa nel tempo. I genoani hanno tradizione e credo sappiano distinguere quando c'è il lavoro e il gioco. La cultura della vittoria ha fatto danni. Poi è chiaro che vorrei una squadra con la quale i tifosi si identifichino, non presuntuosa, che cerchi sempre di vincere».

Già.. è dal 1924 che cerchiamo sempre di vincere.. :-/

Il rapporto fra Gasperini e i giocatori? «In un gruppo ci vogliono regole uguali per tutti che vanno rispettate. Per un giocatore il calcio deve essere la prima cosa, non la sesta o settima». Da lui non è il caso di aspettarsi la solita sviolinata alla nuova tifoseria: «Quando si parla di Genoa si pensa al pubblico e meno alla squadra. Vorrei che si potesse pensare anche alla squadra. E tra vincere 4-2 o 2-0 scelgo sempre la prima ipotesi». Gasperini ha firmato un contratto biennale. Il suo secondo sarà l'ex rossoblù Bruno Caneo.
«Seguivo Gasperini da due anni - ammette Preziosi - Ora la responsabilità è sua, non ha alibi: ha fatto bene a Crotone e qualcosa ci si aspetta».

"Devi vincere! Devi vincere! Devi vincere! Devi vincere! Devi vincere!"

Il presidente spiega anche l'esonero di Vavassori dopo la firma del rinnovo: «Aveva un anno di contratto. È una persona meravigliosa, per bene, capace. Gli devo molto, ma il suo non è il mio tipo di calcio. Prima di Monza era preoccupato per le voci di una sostituzione. Non potevo perdere la promozione, gli ho promesso il rinnovo. L'ho fatto firmare il venerdì prima della gara di ritorno. Qualche giorno dopo hanno rinnovato anche due suoi collaboratori. Avevo dato la parola, ed era anche un giusto premio per chi ha dato tanto: 500.000 euro in più o meno non mi fanno differenza. Però certi accordi potevo averli presi prima».

L'onestà e la serietà non hanno prezzo..

..per la parola data c'è Mastercard :-(

Nel pomeriggio, all'assemblea dei soci, Preziosi è più duro: «Il venerdì prima del ritorno con il Monza ha detto a Zarbano che se non avesse firmato non sarebbe andato in panchina», racconta agli azionisti.

Dr.Henry (al mattino) e Mr.Prez (al pomeriggio)

Il ogni caso il presidente avverte che non vuole più sentire parlare di ripescaggio: «La A è stata conquistata sul campo; ci hanno mandato in C senza un giusto processo: quello che chiediamo è la riammissione». Preziosi tende una mano ai contestatori («Sono disponibile a un confronto, so quali sacrifici fanno per il Genoa») e non nasconde di voler vincere.

Henry tende una mano ai contestatori (vd. articolo seguente)

Ha ufficializzato Rios, Adailton, Milanetto e Bega. Presto si aggiungerà Juric. E arriverà Donati, difensore dell'Under 20 argentina. Sono in corso trattative per riavere Coppola, mentre sono interrotte quelle per la cessione di Paci in comproprietà («Non cederò mai più giocatori in comproprietà») al Cagliari: anche se il difensore vuole la A, non partirà se non arriverà Stovini, operazione difficile a causa dell'ingaggio.

"Te l'ho detto mille volte: meglio i prestiti!"

Ora mancherebbero solo una punta e forse un esterno. Per l'attaccante sono più lontani Di Vaio e Fava, ma a Preziosi piace l'albanese Bogdani: «Fa reparto da solo. Però non voglio avere fretta». Perché il presidente spera ancora nella A e, in caso, vuole una punta di categoria. Partirà invece Lopez: «É l'unico che non avevo visto, mi sono fidato di una segnalazione. Lo ringrazio per quel gol, ma ha due ferri da stiro», ammette Preziosi.

"..per non parlare del suo gioco fumoso!"

De Vezze andrà alla Lucchese, destinazione rifiutata da Baldini. Dal mare di Ponza il capitano, forte di due anni di contratto, non si preoccupa ma potrebbe andare al Rimini che ha perso D'Angelo. Ieri in sede c'era anche Polo Dattola, agente di Mamede: potrebbe restare.

PREZIOSI COPRE IL BUCO DI 5 MILIONI

di Giuliano Gnecco

Genova. Perdite per 5.910.212 di euro al 31 marzo, alle quali vanno aggiunti 730.000 euro residui. È il risultato di bilancio che ieri Enrico Preziosi ha dovuto ripianare: 1.500.000 euro di anticipo sono già stati versati lo scorso 19 giugno. Il presidente si è impegnato a versare le quote anche per gli altri azionisti, tenendo inviariata la loro percentuale di azioni. Ma alcuni soci hanno insistito per fare la loro parte («Date i soldi alla Fondazione», è l'invito di Preziosi): se vorranno potranno fare una erogazione liberale per accrescere il valore complessivo della società.

oh: se ve ne crescono, datene anche a me..


A prescindere dalle questioni contabili, la novità è che l'assemblea ha deliberato di modificare quattro articoli dello statuto (10, 29, 30, 36) per favorire l'introduzione del voto di lista per gli amministratori e i membri del collegio sindacale. Ciò permetterà alla Fondazione, unico soggetto - oltre all'azionista di maggioranza - a detenere il 3 per cento delle azioni (condizione necessaria per poter presentare la lista) di avere una propria rappresentanza nel consiglio di amministrazione e nell'organo di controllo.
Non sono le uniche novità. Preziosi promette che «in società ci saranno cambiamenti significativi. È come il Colosseo, con tutte le porte aperte: si può entrare o uscire». E ribadisce che gradualmente, senza traumi, ci saranno tagli sostanziali per ridurre la società a pochi uomini capaci.

Il futuro organigramma pensato da Preziosi


Dalla prossima settimana arriverà anche l'amministratore delegato del gruppo Giochi Preziosi, Massimo Alberti, per «portare la cultura aziendale», come spiega il presidente.
«Non so se sono un genoano vero - ammette Preziosi - Ho sempre tifato Napoli, ho fatto di tutto per comprarlo. Ma voglio fare di tutto perché questa società abbia soddisfazioni. Ora io e mio figlio abbiamo solo il rossoblù in testa: sono il più grande tifoso perché investo senza speculare. Il calcio è emozioni e spontaneità: diffido da chi sta in questo mondo e riesce ad essere razionale. Leggo anche sul sito Internet dei Grifoni in Rete giudizi offensivi nei miei confronti. Non li denuncio, ma scrivono certe cose perché non sanno chi è veramente Preziosi. I pochi che lo sanno mi stimano. Si può sbagliare, ma chi fa tanto può anche commettere errori».


..e forse dalle critiche (anche quelle considerate ingiuste od offensive)

 

si può comunque imparare qualcosa

 Genoa, 30/06/06

vignette di AGLAJA

 HOME