IL LUNGO
ADDIO
CARO ABETE
TI SCRIVO (COSI'MI DIMETTO UN PO'..)
"Il 14 febbraio 2005 sono stato eletto Presidente della
Federazione insieme ai vicepresidenti ed al Collegio sindacale. Il Consiglio
Federale, i cui membri erano stati eletti dalle varie componenti, è entrato così
in funzione. Alla base delle elezioni vi era un documento predisposto da tutte
le componenti che contiene una serie di obiettivi programmatici e prevede che io
mi dimetta nel dicembre 2006 affermando che tutte le Componenti Federali hanno
manifestato il loro consenso alla designazione del Dr Abete quale futuro
presidente della Federazione.

Il
dr.Abete, visibilmente ringalluzzito, si appresta a
sostituire un affranto Carraro
Tutti gli obiettivi sono stati realizzati:
1) Vi è stato il totale, tempestivo rispetto delle regole; in
particolare nell'estate scorsa decisioni difficili e dolorose sono state assunte
dai vari Organi Federali. La magistratura ordinaria a livello civile e penale e
la magistratura amministrativa sono state chiamate in causa. E' stata
riconosciuta sempre la correttezza del nostro comportamento. Ricordo che nel
2003 in pochi giorni l'Ufficio indagini durante il mese di agosto ha ricostruito
la vicenda delle fideiussioni false, la recente sentenza del Tribunale di Roma
ha totalmente confermato nei giorni scorsi l'esattezza delle decisioni che la
federazione ha adottato uniformandosi alle conclusioni dell'Ufficio Indagini".

L'espressione
sofferta di Carraro durante l'estate scorsa
2) La Nazionale Italiana si è qualificata nel migliore
dei modi ai Mondiali tedeschi ed ha ottenuto risultati positivi in amichevoli di
grande prestigio.

..e
alle migliori tariffe di roaming!
3) Stiamo lavorando con serietà per la candidatura
italiana per l'Europeo 2012. Il risultato della decisione dell'Uefa del novembre
scorso che ha portato alla riduzione da 5 a 3 candidature, è stato per noi molto
positivo.
4) Grazie all'accordo economico con il Coni ed al lavoro di
Abete e Gravina e di tutto il Comitato di gestione, i conti della federazione
sono ritornati in ordine.

Il
piano di risanamento dei conti
5) L'adozione dei criteri Uefa per la tutela
dei vivai, che il prossimo Consiglio Federale formalizzerà, garantisce che le
società di calcio dedicheranno sempre maggiore attenzione ad un'attività
fondamentale per il positivo sviluppo del nostro sport.

Le
società di calcio preparano fin da piccoli le leve di
domani
6) Abbiamo
rispettato le indicazioni programmatiche per quanto riguarda la nomina ed il
funzionamento degli organi della giustizia sportiva, della Covisoc e della
Coavisoc, l'accordo collettivo di lavoro, l'elezione nell'ambito della Lega
Nazionale Professionisti.

Un
ottimo funzionamento, certo!
Durante il convegno "Progetti, riforme e
valori:le nuove sfide per il calcio italiano" del 30-31 gennaio e 1 febbraio
scorsi, è stato impostato un lavoro atto a riformare settori importanti della
federazione per adeguarsi alle esigenze attuali e a predisporre una
documentazione idonea a consentirci un confronto concreto con il nuovo Governo e
il nuovo Parlamento".
"Abbiamo operato in un clima di unità e
concretezza ed in costante collaborazione con il Coni, massimo organo dello
sport italiano, oltre che nostro vigilante. A tutti coloro i quali all'interno o
all'esterno della Federazione hanno parlato dell'argomento, ho sempre ribadito
che io avrei terminato il mio incarico nel dicembre 2006 perché questo è,
secondo me, l'interesse della Federazione oltre che la realizzazione della mia
volontà.
Il 21 settembre 2005 ho ricevuto dal Procuratore Capo di
Torino, dr Maddalena, la richiesta di archiviazione ed il decreto di
archiviazione del Gip. Il 13 marzo mi è stata inviata la documentazione che sta
alla base dei provvedimenti che mi erano stati consegnati a dicembre. Da parte
mia, ho immediatamente trasmesso tutta la documentazione all'Ufficio indagini
della federazione e all'Uefa.

eh..
quando ci si diverte il tempo sembra volare..
In data 7 aprile, inoltre, ho provveduto a
proporre all'Uefa la candidatura di Pierluigi Collina quale prossimo componente
della Commissione arbitri dell'Uefa che sarà nominata il 23 maggio 2006, ed
entrerà in funzione il 1 luglio 2006. Da tutta la documentazione che è stata
inviata non emerge nulla che possa far dubitare del fatto che i miei
comportamenti personali e istituzionali siano venuti meno all'etica e alla
prudenza che il mio ruolo richiede".

..e
alla serietà, naturalmente..
"La giustizia sportiva dellaFigc -
continua Carraro nella lettera - è assolutamente autonoma, ne sono garanzia i
regolamenti, conformi alle leggi dello Stato, alle norme del Coni, della Fifa e
dell'Uefa, e la moralità e la professionalità dei loro componenti. da parte mia
non vi è mai stata interferenza, al massimo la sollecitazione a procedere nei
tempi più rapidi. In questi giorni qualcuno all'esterno e all'interno del nostro
mondo ritiene che sia opportuno che io mi metta da parte; si addebita a me il
fatto che taluni tesserati e talune società negli ultimi anni hanno violato i
regolamenti, hanno tentato di portare le loro vicende al di fuori dell'ambito
federale, hanno adottato toni e hanno usato comportamenti tali da gettare
discredito sul nostro mondo: anche se poi i fatti e le sentenze del Consiglio di
Stato, del Tar del Lazio e i vari tribunali penali e civili hanno dimostrato che
il comportamento della Federazione è sempre stato corretto.

Un
errore di stampa?
Ricordo che
noi abbiamo sempre rispettato le regole. Vi è stata una sola eccezione
nell'estate del 2003 quando abbiamo deliberato, forzando le procedure
regolamentari, l'ampliamento dell'organico della serie B. E' stata una decisione
dolorosa, 'il minore dei mali', in presenza di un clima che si era creato e
dell'indispensabilità di cominciare i campionati alle date previste. Una
decisione straordinaria, consentita da una legge dello Stato ed approvata dal
Coni".

"e
ti pareva che era colpa mia!"
"Di fronte ad una vicenda grave e dolorosa
come quella che scaturisce dal materiale inviatoci dalla Procura di Torino e di
fronte a sviluppi che potrebbero esserci dalle indagini in corso da parte delle
Procure di Roma e di Napoli, non penso che il mondo del calcio possa permettersi
che da parte di alcuni addetti ai lavori e da alcuni rappresentanti
dell'opinione pubblica si discuta sull'opportunità che il Presidente Federale
continui ad esercitare le sue funzioni. Gli impegni della Federazione nei
prossimi giorni e nei prossimi mesi sono tali e tanti che necessitano un vertice
federale nel pieno delle proprie funzioni e concentrato sugli stessi. Per questo
motivo - conclude Carraro - con la presente rassegno le mie dimissioni affinchè
il Consiglio Federale, dove tutte le componenti della Federazione sono presenti,
possa discutere della questione in totale libertà. Sono sicuro che le decisioni
che emergeranno saranno nell'interesse del calcio".

Sì,
del calcio in quel posto a tutti quanti!
|