"La mente è come un paracadute, funziona solo se è aperta" - Frank Zappa

 

Aziendalismi e vandalismi 

Ahi genovesi, uomini diversi

d'ogni costume e pien d'ogni magagna,

perché non siete voi del mondo spersi?

Dante Alighieri - Inferno XXXIII

 

 

"Dal Genoa sono partiti giocatori forti e arrivati giovani promettenti, infortunati"

Così si esprime il 15 gennaio 2011 Davide Ballardini, l'Allenatore Aziendalista di cui il Genoa aveva  bisogno.

La tesi - impopolare ai limiti del suicidio di marketing - che sostengo è che il male del Genoa (e di Genova) siano certi tifosi (e genovesi), molto più che non il PRESIDENTEVATTENE di turno.

Ne abbiamo continue e luminose, si fa per dire, dimostrazioni.

Subito dopo il termine del campionato di Milito e Motta, ad esempio, prese quota, nel think tank dei Veri Tifosi, la linea di pensiero che Gasperini fosse un limite alle ambizioni di crescita della squadra, perché non in grado di valorizzare il materiale tecnico a disposizione.

Tale impostazione ci faceva ricoprire di bolle blu (purtroppo non rossoblù) in ogni parte del corpo.

Qualcuno interloquiva: "ma che ti frega, non è mica detto sia la maggioranza a pensarla così".

Obiettavo che questo non era importante: quell'idea si sarebbe potuta strumentalizzare, con effetti nefasti.

Passati non molti trimestri, ci siamo trovati con l'esonero (per certi versi giustificato anche da colpe dell'interessato) di Gasperini e, magicamente, ecco speso con gran sciàmbola l'argomento di cui sopra: ci vuole un allenatore aziendalista. 

Basta con i Fenomeni Presuntuosi e Piemontesi! Perché, si sa, il carattere dell'allenatore è importante, mica le qualità tecnico professionali: quasi che quei belinoni che frignavano fossero tanti Govi a quarti rossoblù,  di fronte al pericolo di vedergli sposare la figlia: un caso da "Maneggi per Maritare la figlia di Edipo" perfetto.

Curiosamente (e crudelmente, per il Genoa, ma l'importante è soffrire e, quindi, il male del Genoa è il bene),  quegli stessi che ritenevano l'Ipocrita di Grugliasco un limite per salire oltre il quarto posto ora gioiscono per le prestazioni di un allenatore scelto per cedere, in modo indolore nel mercato di gennaio, giocatori già valsi il decimo posto (!!), in cambio di "giocatori meno forti, giovani e infortunati" (Aziendalista dixit, non noi).

Tra essere quarti con un "allenatore che ti preclude la salita verso il terzo posto" (sic!) e decimi e con un mercato apparentemente al ribasso, meglio la seconda, per questi Filosofi del Dolore. C'è gente che manifesta un paradossale e fragoroso sollievo per quello che loro stessi descrivono come un ridimensionamento.

Alcuni arrivano al parossismo di affermare che è un ridimensionamento persino sano.

Speriamo di retrocedere in Interregionale, allora: si risparmia ancora di più con le trasferte al Ligorna e mister Maisano è sempre stato umile.

Mah.

Cosa succederà non lo sappiamo, magari ora imbrocchiamo un mercato della Madonna, ma cosa è successo finora, sì, lo sappiamo, lo fotografiamo e lo consegniamo ai Posteri.

Certi aziendalismi sono vandalismi della Intelligenza.

Tra i genoani c'è gente che rende molto imbarazzante scegliere tra la dabbenaggine e la mala fede.

 

 

 

 

 

Principe Myskin

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Genoa, 16 gennaio 2011