COME FORSE I LETTORI PIU' ATTENTI RICORDERANNO, THUNDER HA GIA' COLLABORATO IN PASSATO CON I DRUIDI, RACCONTANDO  LA CREAZIONE DEI GENOANI, RICORDANDO GIANLUCA SIGNORINI, ELOGIANDO IL MAESTRO DI TUTTI I TAPPULLI, IL MITICO  " MASTRO VAVA".  

OGGI E' LA VOLTA DI DANTE LOPEZ, PROVVIDENZIALE PARAGUAGIO RANDAGIO, DA "OGGETTO MISTERIOSO" AD INOPINATO EROE  DELLA ENNESIMA "ULTIMA SPIAGGIA" ROSSOBLU.

BUONA LETTURA!

E così, anche questa volta, le castagne dal fuoco ce le ha tolte lui, il paraguagio randagio, sudamericano dal volto triste, Messico e nuvole.
Due gol, ma pesantissimi: quello che vale il secondo posto in campionato e quello che vale la doppia finale.
Eppure non doveva nemmeno scendere in campo, vai a vedere che sentieri tortuosi e impervi seguono le vie del Signore...
Vie che sembrano maledette, quando i pali calamitano le fucilate di Baldo e Moretti.
Maledizioni che si fanno anatemi, quando anche la carambola di Grabbi va a baciare il legno.
Ma il paraguagio é lì, variabile impazzita che manda in tilt la Sfiga che ci perseguita, quella Sfiga perenne e invincibile che é componente costitutiva della Genoanità.
Dante il malinconico, sempre con quell'aria spaesata di chi é capitato in un posto che non conosce, con quei movimenti in campo che non capisci mai se é lui che non segue i compagni, o se sono i compagni che non
riescono a stargli dietro... Dante il generoso, che se ne sbatte di essere poco più di un corpo estraneo, la riserva di un cane da botte come Zaniolo, ed ogni volta sulla palla ci si butta, vai mai a sapere...
Dante dal muso duro, con gli occhi antichi da indio e il viso da ragazzo... stavolta Dante all'appuntamento con il Destino ci arriva in tempo, e per una porca volta é lui che al Destino glielo mette in quel posto, e non viceversa.
Poi, é solo un cataclisma rosso e blu, l'Urlo che sale dalle viscere e ti scoppia nel cervello, il boato che giace in noi dalla torsione di Tomas contro gli asturiani... e che ogni tanto ci riguardiamo, in videocassetta, giusto per captarne ancora almeno il ricordo.
Non fermarti, Dante, stringi i denti e prendi a calci quel pallone con tutta la tua rabbia, dimostraci che finora abbiamo intravisto solo la tua ombra. Noi ti abbiamo aspettato, perché abbiamo bisogno di te.
Facci vedere che non abbiamo atteso invano.

Thunder

Genoa, 05/06/06