No Preziosi, no party

Ormai è chiaro, in B non andremo. Oltre alle carenze strutturali di questa squadra, sopravalutata da tutti noi durante il girone d'andata, e grazie alle carenze caratteriali così ben evidenziate nella partita di ieri - grazie all'aggressione degli ultrà dell'altro giorno - sono ora convinto che, perdurando questo stato di cose, si vada fuori alla semifinale, nonostante l'auspicato ritorno di Vavassori.

Gli errori e la sfiga di Preziosi, vengono così per la seconda volta sfruttati da chi vuole il male del Genoa: prima le cimici, ora gli ultrà. Il progetto è evidente: prima la contestazione, becera, intempestiva, irriconoscente, che però non ha trovato humus fertile in una tifoseria apertamente schierata dalla parte del Presidente. Allora, per arrivare allo scopo non resta che affossare la squadra: la permanenza in serie C (se vogliamo quasi una seconda retrocessione, dopo i 10 punti di vantaggio), pensano loro, servirà per portare dalla loro parte i genoani. Così ieri in gradinata correva la voce che uno 0-4 a Teramo sarebbe stato un toccasana, e cosa c'è di meglio che minacciare i giocatori per farli andare in campo con le gambe sempre più molli ? A una squadra già sulle ginocchia e presumibilmente in smobilitazione, basta davvero poco per farla rendere come abbiamo visto ieri. Soprattutto dopo che, fin da Cremona, si è insultato e minacciato Tedesco, unico che forse aveva il carattere per tenere a galla lo spogliatoio. E vedrete che non finirà qui.

Io non so i veri motivi di tutto ciò, o forse li immagino, ma mi viene nausea solo a pensarli; però so che questa gente ha deciso, per conto di tutti noi, di mandare via Preziosi, come già fece con Spinelli. E ora il gioco è ancora più pesante. Il dopo Spinelli lo ricordiamo tutti, io personalmente al dopo Preziosi non credo che assisterò. E non perchè ritenga Preziosi immune da colpe, ma perchè di questo calcio in cui spadroneggiano indisturbati i gruppi ultrà mi sono francamente rotto i coglioni. Loro vogliono che uno dei pochi Presidenti paperoni se ne vada da Genova: se ciò avverrà io non rinnoverò il mio abbonamento per un *loro* presidente, e se tutti seguiranno questo ragionamento, voglio vederli a cantare "abbiamo un presidente" in uno stadio deserto. Un Genoa senza ultrà potrà essere appetito da molti, un Genoa senza tifosi non lo prende nessuno, o forse lo può prendere qualcuno che, dopo la retrocessione della Sampdoria dell'anno prossimo, e davanti all'ennesimo vattene, dichiarerà inevitabile la fusione.

Tutto compromesso quindi ? No, se il Presidente non mollerà, e allora noi non molleremo di sicuro, forse potremo tornare a vedere un po' di futuro; per il presente vorrei la squadra in ritiro per un mese, in una località segreta del centro Italia, senza possibilità alcuna di contatti con i tifosi; per molto meno quelli del Grande Fratello stanno isolati per 3 mesi, possono anche loro fare questo sacrificio. Poi che Vava faccia la conta: in campo chi se la sente, gli altri via, al mare e poi a casa loro. Solo così la società si potrà difendere, solo così potrà provare a raggiungere l'obiettivo della serie B sul campo. E poi, se sarà andata bene, la solita campagna acquisti sontuosa, dopo l'inevitabile ristrutturazione societaria. Loro torneranno in trincea, ma dalla vicenda usciranno sconfitti.

Se invece Preziosi davvero lascerà, uscirà sconfitta tutta Genova.

Genoa, 2 Maggio 2006

Liaigh