Due settimane fa o giù di lì avevo apertamente ammesso che sulla “crisi” del Genoa, avevo capito poco o nulla.

Ora, invero, continuo a capirci poco, ma qualche idea mi è venuta.

Innanzitutto bisogna prendere atto (io a dire il vero l’ho fatto piuttosto a fatica) che attualmente l’organico di questa squadra non è affatto superiore a quello di una buona (non di più) squadra di categoria, con una capacità realizzativa anche sotto la media: se a questo organico si tolgono gente come Coppola e Stellini sono guai, e guai seri.

Senza penalizzazioni la squadra, anche con l’indebolimento comportato dall’errata campagna acquisti di Gennaio (non c’è nulla di male, e può succedere, i nuovi arrivati non hanno risposto alle aspettative e non hanno compensato le partenze) avrebbe avuto buone possibilità di arrivare prima ed essere direttamente promossa, ma tutti sembrano dimenticare che, a questo punto, se vogliamo essere promossi senza passare dai play-off, dobbiamo fare un campionato tale da arrivare a fare sul campo 7 punti dalla seconda.

Ora in un campionato a diciotto squadre arrivare a fare sette punti in più di tutte le altre squadre vuol dire essere una squadra che più che vincere, stravince.

Se poi si tiene conto che il Grifo dopo le 34 partite, avrà giocato 34 incontri nei quali tutte le squadre nessuna esclusa avranno giocato la loro partita della vita, arrivare in testa con un margine di 7 punti compie una specie di prodigio.

Se poi ancora si considera che la squadra è stata messa insieme in 8 giorni, non ha alcuna preparazione fisica - che come squadra semplicemente non ha proprio svolto – e che se avesse dovuto giocare effettivamente la prima giornata, non sarebbe neppure riuscita a mettere insieme 11 titolari se non attingendo dalla squadra giovanile, l’arrivare prima in questo campionato non sarebbe tanto un impresa sportiva eccezionale, ma sarebbe una prova scientifica, da portare subito al C.I.C.A.P. (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale ) per intascare il premio previsto per il primo che porta la prova dell’avvenuto miracolo.

Perchè di un miracolo vero e proprio, di questo, in realtà, si tratterebbe.

E siccome sono scettico per natura, cultura e convinzione, io penso che il C.I.C.A.P. continuerà a dormire sonno tranquilli, come del resto ha sempre fatto, e che noi non riusciremo a finire primi superando i sei punti di penalizzazione: nell’improbabile caso che ci riuscissimo, allora dovremo renderci conto di aver compiuto un vero e proprio miracolo.

Di questa situazione,però tutti noi (io per primo) non ci siamo ancora resi pienamente conto.

Un' ultima nota, circa lo squallido striscione apparso al centro della gradinata sopra quello dell’Ottavio Barbieri, con la posizione ad illustrarne eloquentemente la paternità.

Qualunque, e dico qualunque opinione si abbia su Preziosi, non riesco a immaginare qualcosa di più squallido e indecoroso che fare l’eco di Carraro in questo momento.

Fortunatamente la loro posizione di estrema minoranza è stata ben sottolineata dall’ apertissima contestazione a tale idiozia da parte dell’intero stadio, gradinata Nord compresa, ma il piccolo numero non compensa comunque l’amarezza.

Consoliamoci che – vedrete voi, non io, che fortunatamente per tutti, per allora conto di non esserci più – al funerale di Preziosi, con gli occhi arrossati dal pianto, sicuramente lo riabiliteranno, se non altro per insultare doverosamente il successore.

  Genoa, 26 marzo 2006                          Cecco Angiolieri


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