Partita strana

di Cecco Angiolieri

Questa volta la partenza è davvero strana, per la prima volta in questo campionato il Genoa sembra voler lasciare il Napoli fare la partita, per riservarsi le energie in sperati (ma ahimè inattuati) letali contropiede, frustrati dall’imprecisione dei centrocampisti, certo non aiutati dalla scarsa, anzi scarsissima, vena di Milanetto, della deficitaria forma fisica di Adailton, e Rossi, dall’inesperienza dei meccanismi di Di vaio, e dalla posizione inconsueta di Botta.

Ma a destare perplessità è l’atteggiamento complessivo della squadra, così difensivistico e, in difenitiva, così poco Gasperiniano.

In verità l’ atteggiamento non mi sembra stato voluto dall’allenatore, ma più probabilmente è stato l’inevitabile frutto avvelenato di una concomitante scarsa forma e acciacchi di alcune pedine fondamentali e di un necessario ed inevitabile rodaggio di Di Vaio per entrare in meccanismi dell’attacco, particolarmente raffinati e spettacolari, ma proprio per questo tutt’altro che semplici.

Ma anche il Napoli ce ne ha messo del suo, giocando in fase difensiva con temerarissimi fuorigioco (e vorrei sapere quanti ne fischierebbero gli arbitri se invece del Napoli si trattasse del Frosinone...) e in fase offensiva confidando più che sulle qualità del proprio attacco sulle presunte lacune della nostra difesa (chi ha fatto la spia raccontando a Reja che i nostri portieri sono scarsi ?).

Nel secondo tempo il tema non si è svolto poi in maniera molto differente, anche se gli errori e imprecisioni dei rispettivi centrocampo e difese hanno reso la partita più interessante per gli spettatori e il tasso di mortalità per infarto più elevato per i Genoani.

Leon è entrato e sinceramente non solo mi era sembrato del tutto avulso dai meccanismi del gioco, ma anche del tutto avulso dalla squadra e da qualsiasi idea su quale fossero i suoi compiti e le sue funzioni e la sua entrata al posto di Botta un vero infortunio di Gasperini : poi la punizione perfetta e la rete, che mi ha tappato la bocca e il mio anoressico cervello.

Siccome anche Di Vaio mi aveva dato la stessa impressione di Leon, prudentemente taccio e aspetto.

Su Rubinho, c’è poco da dire, ha regalato ( o per meglio dire ha creato dal nulla) un finto rigore (peraltro appunto inesistente) al Napoli e un’angina pectoris a me e a chissà quanti altri Genoani, ad ogni sua uscita: Preziosi abbia pietà delle mie coronarie e si regali un portiere “normale”, questo avrà grandi possibilità e talenti, ma in atto, ad oggi, è un formidabile agente patogeno: due uscite di Rubinho a settimana valgono almeno 3 pacchetti di sigarette al giorno, e quando giochiamo anche il turno infrasettimanale, il rischio si fa intollerabile.

In conclusione un Genoa non certo all’apice delle sue possibilità e potenzialità, in una partita certo non delle migliori, è comunque riuscito a creare importanti occasioni, ha subito un goal su un rigore inesistente e creato per metà dall’arbitro e per l’altra metà dal nostro portiere, ed ha pareggiato con una fantastica rete da “Eurogoal”.

Anche vedendola dalla mia nota angolazione di “pessimismo e fastidio”, si può dire che, quantomeno, poteva andare peggio...


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Genoa, 30 gennaio 2007                        

  Cecco Angiolieri

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