"La mente è come un paracadute, funziona solo se è aperta" - Frank Zappa

 

Deluoghicomunizziamoci

(testo soggetto a frequenti aggiornamenti, come il tasso del vostro mutuo)

Nell'attesa dell'inizio del nuovo campionato, su it.sport.calcio.genoa, perla (?) nel magico mondo di usenet, ci stiamo divertendo a raccogliere, per esorcizzarli, i luoghi comuni dei discorsi sul calcio. Noi Druidi assumiamo un impegno: cercheremo di mantenere questo sito deluoghicomunizzato.

 

File luoghicomunidelcalcio.txt Versione 3.5 (28 agosto 2008 h. 19.56)

 

Abile a spizzare la palla e a fare sportellate con i difensori avversari per far salire la squadra, dotato di grandi mezzi atletici, rende al meglio se a fianco di un brevilineo, di quelli che danno del Tu al pallone, un atipico dal dribbling ubriacante, specialista dei calci piazzati, e se a centrocampo ci sono abbastanza fisicità, chili e centimetri, un giocatore che fa legna, portatori d’acqua che cantano e portano la croce, un jolly di centrocampo, e un terzino con il vizio del goal. E' un sudamericano atipico, un tedesco coi piedi brasiliani, tecnicamente un mostro, fisicamente un marziano, sarebbe stato un campione in qualsiasi sport, è nato per giocare a calcio, si vede che è brasiliano anche se sta in porta, è cresciuto in una favela, palleggiava coi limoni, con gli stracci, con le lattine, con i gattini appena nati, scartava i cani, nei campi infangati di periferia, ha negli occhi la povertà della sua terra è cresciuto all'oratorio, nelle giovanili della Vigotermolese, alla scuola di Gino Pellegatti, ha fatto la gavetta, scuola Juve, stile Juve, scuola Milan, mentalità vincente, i tedeschi non mollano mai.

Goal sbagliato goal subito: si gira in una mattonella dopo un dai e vai e colpisce con un uno-due micidiale, evita la trappola del fuorigioco (millimetrico) segnando il goal dell’ex, un goal da cineteca, con una gran incornata o un tap in, se riceve un pallone filtrante, un cross al bacio, un lancio con il contagiri, di quelli che cambiano il gioco dall’altra parte, addomestica la palla e vede la porta, salvo quando manca l’impatto decisivo di un soffio. Alla lotteria dei rigori, quando il portierone la battezza fuori, fa spesso la barba al palo mandando la palla fuori di un niente con una rasoiata o un piattone.  Il portiere comunque c’era! Del resto, quando sbaglia un portiere lo vedono tutti.

Fa spogliatoio, campione anche di fair play, si vince e si perde in undici, siamo un bel gruppo, non importa chi segna, non importa se gioco, io sono a disposizione del mister e’ lui che decide, un po’ di turn over va bene, è il mio ruolo, non è il mio ruolo, ho già giocato così nelle Giovanili di Mister Barlassina e alle Olimpiadi di Tobruk, il mister saprà utilizzarmi nel modo migliore, io gioco dappertutto, se il mister me lo chiede anche in porta, ho giocato male? mi sono adattato ad un ruolo che non è il mio, non penso alla classifica cannonieri, sono venuto per far bene, so che è una società con tradizioni importanti, se mi sento retrocesso per aver accettato la B? no, perché ho trovato una societá importante con programmi ambiziosi, ho giocato in questo stadio da avversario e vi posso assicurare che i tifosi danno i brividi, sogno di segnare il mio primo gol sotto la curva dei tisfosi più caldi, dedico il mio goal al presidente che ha creduto in me, il mio sogno è la nazionale, se mi convocano è merito di tutta la squadra, sarà un premio al lavoro di tutti, il ct fa le sue scelte, in Italia ci sono tanti grandi campioni nel mio ruolo, spero di ritagliarmi uno spazio, so che i tifosi qui sono molto caldi, un’isola felice: questa e’ una piazza importante che merita la serie superiore,  sono un ragazzo normalissimo: mi piace la vita tranquilla: niente discoteca, al massimo un ristorante o un film sul divano con mia moglie, al massimo un bicchiere di vino ogni tanto; se leggo le pagelle sui giornali? ormai non leggo piú i voti sui giornali, il Lunedí mattina preferisco trascorrerlo in famiglia in relax; in generale  mi trovo benissimo su questa piazza, di qui non mi muovo, voglio chiudere la carriera qui, il confronto con Spegarulli mi onora e mi esalta, questa maglia è diventata la mia seconda pelle, devo molto a questa gente, i tifosi possono stare tranquilli, di qui non mi muovo, l’interessamento del Milan non può che farmi piacere, d'altra parte sono un professionista, era un'offerta alla quale non si poteva dire di no, ringrazio il presidente per avermi dato questa opportunità, io volevo restare ma la società aveva altri programmi, ci riuniremo con il Presidente e decideremo per il meglio, decido io, ha deciso il procuratore, ha deciso la società assieme al procuratore. I procuratori sono il male del calcio,  non esistono più le bandiere, non ho esultato per rispetto ai miei vecchi tifosi.

Ci aspetta un campionato difficile, ci sarà da soffrire per raggiungere una salvezza tranquilla, l'agognata promozione, il terzo scudetto consecutivo, mettere in bacheca il trofeo, riportare la Coppa in Italia, raggiungere il tetto d'Europa. Cercheremo di iniziare con il piede giusto, anche se vincere non è mai facile. A questo punto della preparazione sarei preoccupato se tutto fosse giá perfetto, non cercavo il risultato, ma mi interessava la prestazione, voglio una squadra che sappia cambiare modulo durante la partita, voglio una squadra che sappia cambiare pelle a seconda delle esigenze. Avversario ostico, punteggio tennistico, vittoria larga, di misura, a valanga, sconfitta onorevole, beffa, prende il volo, campionato alla svolta, si apre la crisi, il cambio di allenatore ha dato la scossa, il cambio di allenatore non ha dato la scossa, lancia un segnale alla Juventus, la Roma risponde: ci sono anche gli avversari e le partite cominciano dallo zero a zero, non esistono più le squadre materasso, ci vuole una prova d’orgoglio, nello spogliatoio ci siamo guardati in faccia e abbiamo deciso di ripartire: il gruppo è unito, i senatori sono con il tecnico, qualcuno fa la fronda, siamo tutti con l’allenatore, stiamo assimilando gli schemi, manca l’amalgama, dobbiamo migliorare nelle palle inattive, cercare il gioco sulle fasce, dettare il passaggio, giocare per linee laterali e curare la fase difensiva con il raddoppio della marcatura, ma siamo bravi nelle ripartenze, la difesa era alta, tutti dietro la linea della palla, un pressing a tuttocampo, si giocava in un fazzoletto sul terreno reso viscido dalla pioggia, dagli undici metri, ai sedici metri, da trenta metri, fuori di un soffio, all'inizio eravamo un po' contratti, ma il caldo c'era anche per gli avversari, è stata una partita a scacchi, partita bloccata, il match non decollava, per la Pontremolese è notte fonda, crisi nera, si apre la stagione dei processi, si accende la luce, squadre corte, squadre lunghe, zona pura, zona mista, zona sporca, mezza zona, non conta l’episodio ma la prestazione nel complesso: le partite durano 90 minuti.

A Pozzuoli farà caldo, gli avversari troveranno un clima infernale, non dobbiamo rispondere alle provocazioni, siamo stati bravi a non cadere nel tranello. Campo stregato? Partita difficile ma non impossibile, partita da tripla: noi faremo la nostra partita, visto che la palla è rotonda, rispettiamo tutti ma non temiamo nessuno. Non dobbiamo prenderli sottogamba anche se partiamo con i favori del pronostico, le motivazioni sono importanti, il gruppo ci crede ancora. Non è una partita decisiva, sono solo 3 punti verso l'obiettivo, chi vince questa non ha vinto lo scudetto, hanno messo una seria ipoteca sul passaggio di turno. Abbiamo trovato la vittoria attraverso il gioco, avete vinto ma non convinto, abbiamo perso ma non sono preoccupato perché se continuiamo così di partite nel perderemo poche, continua la serie positiva, una striscia di dieci risultati utili, un brodino caldo, l'ultima spiaggia, abbiamo pagato il salto di categoria, abbiamo pagato dieci minuti di follia, abbiamo pagato l'inesperienza, i ragazzi erano stanchi dopo l'impegno con la nazionale, stanchi? no, a vincere non ci si stanca mai, ora siamo in credito con la fortuna, un punto che fa morale, il portiere ha un record di imbattibilità, ha mantenuto la rete inviolata, sbroglia la matassa, ha preso gol sul suo palo: ha gravi responsabilità, una papera colossale, un pasticciaccio, un mezzo miracolo. L’importante è muovere la classifica o almeno accorciare le distanze segnando il goal della bandiera quando mancano pochi secondi al triplice fischio.

Noi squadra rivelazione, regina delle provinciali, ammazzagrandi, abbiamo salvato il campionato, dove possiamo arrivare, noi quarta forza del campionato, paghiamo lo scotto del salto di categoria, avevamo la testa alla partita di coppa? Pensiamo a raggiungere al più presto l’obiettivo salvezza per poi toglierci qualche soddisfazione davanti al nostro pubblico, raggiunta la massima serie vogliamo rimanerci, l’appetito vien mangiando, non ci poniamo limiti, la strada è ancora lunga, c'è molto da lavorare. La juve è sempre la juve, il milan è sempre il milan. La solita Rometta. Sono grandissime squadre, difficili da affrontare, l'Inter ha due squadre, l'Inter ha tre squadre, l'Inter rimaneggiata? nell'Inter non esistono riserve. Siamo 20 titolari e un manipolo di giovani di belle speranze. I campioni non sono mai troppi, è un dualismo pericoloso. Con un paio di innesti possiamo dire la nostra anche in chiave europea. Abbiamo un programma triennale, la politica dei piccoli passi, il presidente non è un mangiallenatori, un presidente vulcanico, il presidente è un signore, il presidente è quello che ci mette i soldi, il presidente era scuro in volto, è sceso negli spogliatoi nell’intervallo, si è fatto sentire in lega, ha mandato una cassetta in lega, è nemico del Palazzo, è inviso al Palazzo, è il Grande Vecchio. Il nostro non è un attacco atomico ma viene premiato il sacrificio dei ragazzi, cambieremo modulo, studieremo qualcosa a tavolino, era una cosa provata e riprovata in settimana, dobbiamo ancora oliare certi meccanismi, stiamo facendo una preparazione mirata, squadra che vince non si tocca, formazione rivoluzionata, largo ai giovani, torna la vecchia guardia, il merito è dei ragazzi, i gemelli del goal si incrociano bene, non siamo una corazzata, siamo una squadra corsara, che maramaldeggia ma non infierisce,  una squadra che fa possesso palla, una squadra di grandi palleggiatori, una squadra molto tecnica, una squadra muscolare, l’ho tolto perché mi pareva nervoso, poco reattivo, ha solo bisogno di giocare, nessuna polemica, non c'è dualismo, il rapporto è ottimo, è andato direttamente negli spogliatoi senza stringere la mano, è un tormentone che piace a voi giornalisti, voi fate il vostro lavoro, è normale, ma chi ha giocato a calcio... sono al 60 per cento, non ha i novanta minuti nelle gambe, è al top della forma grazie al lavoro del Pizzighettone Lab, bravissimo a giocare tra le linee, non aveva trovato la posizione e si limitava a galleggiare tra le linee che impatto sul match! giocatore spesso decisivo, svolge un lavoro oscuro, svaria su tutto il fronte di attacco, lavora molti palloni, è il padrone della sua fascia, spostato al centro, piazzato al centro della difesa, fa il pendolo sulla corsia di destra, ha fatto una diagonale perfetta, detta il passaggio, si fa vedere dai compagni, non è mai entrato in partita.

Necessità di tornare sul mercato? Di mercato non parlo, decide la società. Siamo competitivi. Siamo a posto così. Manca la ciliegina. Un innesto per reparto. Noi regina del mercato? Abbiamo operato con oculatezza per colmare le lacune secondo le indicazioni del mister, con innesti di qualità, innesti in prospettiva, innesti d'esperienza. Mercato di riparazione, finestra di mercato, se capita qualche buona occasione non ce la faremo sfuggire. I senatori dello spogliatoio non lo vogliono, i senatori hanno dato il via libera all'operazione. Interessamento del Milan per Cizzia. Su Cizzia ci sono Inter e Milan e alcune squadre estoni. Il Milan non prenderà mai Cizzia perchè costa troppo. Ufficiale: Cizzia è un giocatore del Milan. Rumors, voci di corridoio, voci dallo spogliatoio, voci non confermate all'interno della società, persone vicine al giocatore, persone vicine al procuratore dicono che è fatta, fumata bianca, fumata nera, una pausa di riflessione, ha firmato un triennale, è saltato tutto, restano alcuni dettagli da limare, firmano a beneficio del fotografo. E'  un pupillo del mister, un pupillo del presidente, un pupillo del Direttore Sportivo, un vecchio pallino di mister Panebianco, un fedelissimo del tecnico, ha lo status di comunitario per via di un figlio di secondo letto avuto con una polacca cittadina svizzera grazie all'asilo politico. Ha il doppio passaporto. Sta cercando casa a Rumezzate, dopo la formalità delle visite mediche sarà un giocatore del Fregene a tutti gli effetti.

Non siamo ancora salvi, aspettiamo la matematica, la matematica non ci condanna, meglio guardarsi le spalle, non soffriamo di vertigini, manteniamo le distanze dalla zona pericolo, zona Uefa, Zona Chanpions, zona tranquilla, vincere su questo campo non è facile per nessuno, ci è mancato un pizzico di convinzione nei nostri mezzi, dobbiamo essere più cinici: E adesso ? E adesso si va avanti, per fortuna che si rigioca subito, c´é da lavorare duro, non è arrivata la vittoria ma ho avuto le risposte che aspettavo, ci è mancata un po' di intensità, non mi piace parlare dei singoli, ha cambiato la partita, ha preso per mano la squadra, un allenatore in campo, non mettiamogli troppa pressione addosso, la palla scottava, squadra femmina, difesa colabrodo, Cenerentola della serie B, onoreremo il campionato.

Dalla panchina non si è visto bene: i ragazzi mi hanno detto che era fallo, piede a martello, intervento da dietro, tackle durissimo, intervento assassino, o palla o gamba, netto sulla palla, rigore netto, rigore dubbio, rigore generoso, un normale contrasto di gioco, contrasti così se ne vedono 800 a partita, con le nuove regole è espulsione diretta, si disinteressa della palla, va dritto sul pallone, netto sul pallone, pulito sul pallone, il fallo è iniziato fuori area, i ragazzi mi hanno detto che era sulla palla, accentua la caduta, un bel tuffo, intervento ai limiti del regolamento, scatta sul filo del fuorigioco, la trappola del fuorigioco non è scattata, partita maschia, cavallerescamente, sportivamente, i giocatori dovrebbero aiutare di più l'arbitro, l'arbitro era in posizione perfetta, l'arbitro probabilmente era coperto, l'arbitro seguiva l'azione, fischiava da 30 metri, interpretazione perfetta del fuorigioco, la responsabilità è dell'assistente, il quarto uomo ha visto tutto, l'ho vista dentro, goal non goal, ricordiamo che la palla deve superare interamente la linea, nell'area piccola i palloni devono essere tutti del portiere, i palloni dalla tre quarti sono tutti della difesa, erano fasi di gioco confuse, dopo un rinvio alla viva il parroco non parlo mai degli arbitri, specie di un arbitro all’inglese, l’arbitro ha dimenticato i cartellini negli spogliatoi: è un arbitro dal cartellino facile, e' un arbitro emergente, e ha fischiato un fallo di confusione, l’arbitro deve decidere in una frazione di secondo, dallo studio con la moviola è tutto più facile, io credo sempre alla buona fede degli arbitri, meritiamo rispetto, posso solo dire che questo arbitro con noi è poco fortunato, gli arbitri ci tartassano perchè a livello internazionale non contiamo più niente, gli errori si sommano e non si annullano, alla fine del campionato torti e favori si compensano, alcuni errori arbitrali ci hanno penalizzato, la sudditanza psicologica non esiste, divampano le polemiche: sono cose che non vorremmo mai vedere su un campo di calcio, perché non hanno nulla a che vedere con il calcio: certe cose fanno male allo sport, ci vuole una presa di distanza, questi sono pseudo-tifosi, in inghilterra hanno risolto il problema degli uligans in 3 mesi. Certe cose succedono solo in Italia, all'estero c'e' un'altra Cultura sportiva, all'estero non hanno paura a far giocare i giovani, all'estero se la squadra vince ma gioca male la fischiano, all'estero i calciatori non si tuffano, all'estero i calciatori non simulano, il campionato più bello del mondo, il campionato più difficile del mondo, il campionato più ricco del mondo.

Cosa ci siamo detti negli spogliatoi? Gli ho fatto i complimenti, degli avversari non parlo. Si vede la mano dell'allenatore. E' un motivatore. Tatticamente è un maestro, un sergente di ferro, un emergente, della nidiata di Pandolfi, lo seguivamo da tempo. L’allenatore non è in discussione, se mi sento in discussione? No, fa parte del gioco, siamo pagati anche per questo. Panchina che scotta, la società ringrazia il tecnico del lavoro svolto, saltata la prima panchina.

                

            
 
 
    

Raccolto da Principe Myskin con la collaborazione dei Picchiatelli di it.sport.calcio.genoa

 

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Genoa, 22 agosto 2008