Il Puzzle

 

Qualche giorno fa abbiamo parlato degli apparenti conflitti di interesse di alcuni giornalisti, e della coincidenza temporale di certi scandali con altre circostanze.

Non abbiamo messo in discussione responsabilità, di nessuno - non possiamo, non vogliamo e non sappiamo farlo - ma ci siamo divertiti a cercare i possibili moventi di sproporzioni che ci sono parse e ci paiono evidenti.

Abbiamo, insomma, giocato un po' a comporre dei puzzle (di fantasia, per carità, ma a tutti piacciono i gialli), partendo però da notizie di pubblico dominio.

Proviamo a giocare ancora un po', allora, a fare un po' di ginnastica mentale, con la faziosità di tifosi, certo, ma anche con la diffidenza che l'esperienza consiglia nei confronti degli "osservatori neutrali".

Magari, forse, o probabilmente siamo del tutto fuori strada.

Peggio che darsi delle risposte sbagliate, però, sarebbe non farsi neppure le domande.

 

Giustizia sportiva. In rete, ad esempio, si trovano ancora con facilita' testi come questo:

Il 10 settembre 2004 Moggi parla col vicepresidente della Figc Mazzini ed entrambi si lamentano di Emidio Frascione (che avrebbe poi svolto le funzioni di procuratore federale nel processo del 2005, nd.r.), presidente del Consiglio di Stato che ha "riammesso il Como e la Viterbese". Moggi sostiene che così è la crisi della federazione, e che è "un bel casino". Frascione però è anche procuratore federale in Figc. E Moggi va giù deciso: "Questo lo facciamo fuori!".

Telefonata Innocenzo Mazzini-Luciano Moggi
Mazzini: "E il consiglio di Stato che ha fatto?".
Moggi: "Il Consiglio di Stato?".
Ma: "Sai che ha fatto? Ha riammesso il Como e la Viterbese".
M: "
Ma va!! Ha riammesso il Como e la Viterbese? Ha messo in crisi la Federazione!".
Ma: "Eh e a questo punto si è riammessa l'Ancona in C2 è l'unica cosa buona questa!".
M: "E' un bel casino questo!".
Ma: "E sai chi era il Presidente della sezione del Consiglio di Stato? Frascione".
M: "Eh questo se non lo facciamo fuori!".
Ma: "
Ma l'avete sempre difeso voi".
M: "Se non lo facciamo diventa un casino".
Ma: "Ma come si fa a tenere Frascione".
M: "Ma poi a fare così si dà contro alla Federazione eh!". (...)

O come questo:

"I magistrati napoletani hanno sentito ieri Francesco Attardi. Generale della finanza, numero due dell'ufficio indagini, sospettato di aver "passato" a Moggi notizie riservate sui procedimenti contro la Juve. Ma, soprattutto, grande amico di Luciano Moggi, almeno a quel che risulta dai colloqui registrati dai carabinieri. E proprio a questa amicizia avrebbe fatto riferimento Attardi: rapporti cordiali, conversazioni poco formali, confidenza. Ma nulla di più. Nessuna "spiata", nessun favoritismo. Amici, non potrebbe dir diversamente. Moggi: «Non dire cazzate, tu sei uno dei migliori amici miei». Attardi: «Eh, io mi onoro di questo e ci tengo». Ancora intercettazioni. Attardi: «C'è stata una sciocchezza, la settimana scorsa». Moggi: «Sempre riguardante... ». Attardi: «Quel discorso lì». Moggi: «Delle plusvalenze?». Attardi: «Sì, sì». Non è un caso. Infatti, in un altro colloquio, il generale conferma a Moggi: «È giusto che tu abbia il quadro sempre aggiornato». In un'altra data, il 12 febbraio 2005, si parla di uno strano inconro in aeroporto. Moggi incontra lo stesso Attardi e il generale Italo Pappa. Moggi ne parla con un amico, Gino, che era insieme a lui. Gino: «Quando sono arrivato lì ero scoraggiato». Moggi: «Qualunque cosa che hai bisogno... Purtroppo in quei momenti lìè un casino». Gino: «Comunque è stata l'occasione per riabbracciare, tra virgolette, Pappa e Attardi». Moggi: «Però, poi, con calma, ci vediamo». I carabinieri hanno parole durissime sul ruolo di Attardi: «È da tempo in rapporti con Moggi e il suo entourage criminale, rapporto reso ancora più allarmante dalla duplice funzione di Attardi, pubblico ufficiale e componente dell'ufficio indagini, unico organo investigativo della giustizia sportiva». Insistono i carabinieri: «L'Attardi partecipa consapevolmente alle strategie prossime dell'organizzazione criminale e ed è a disposizione per ogni esigenza anche degli altri componenti dell'organizzazione».  (Marco Menduni dal Secolo XiX del 23 maggio 2006).

 

Avversari. Sull'edizione di La Spezia del Secolo XiX di qualche giorno fa, inoltre si leggeva, più o meno questa notizia: La procura di Roma, nell’ambito della maxi inchiesta sulla Gea, hanno iscritto nel registro degli indagati Francesco Ceravolo, attuale collaboratore dell’area tecnica dello Spezia (e da tempo vicino a quella società, a leggere in rete n.d.r.). L’accusa è violenza privata, e con Ceravolo risulterebbero indagati Luciano e Alessandro Moggi, Luciano Gaucci e Pasquale Gallo. Tutto sarebbe partito dopo l’interrogatorio svolto in questi giorni al portiere ex Verona e Salernitana Nigmatullin. La notizia si è diffusa ieri in serata e non se ne conoscono ancora i veri contorni. (...)  Franco Ceravolo ha avuto rapporti con i Moggi, essendo da dodici anni uno dei primi collaboratori di Luciano Moggi, un’amicizia, che con fermezza, il dirigente non ha mai rinnegato, neanche nei momenti più bui. " Certo, per giocare di fantasia, era una notizia interessante da leggere anche sull'...edizione di Genova, l'anno scorso.

 

 

Der Kommissar. Infine, leggiamo che il Commissario Tecnico dell'Era di Calciopoli si dichiarato favorevole alla riduzione del numero di squadre che comporranno la serie A. Questa dichiarazione stimola due osservazioni. La prima è che, allora, non  è così impossibile modificare le regole a campionato in corso (del resto le classifiche sono state pesantemente modificate e forse lo saranno ancora, a bocce in movimento). In effetti, l'eccezionalità del passaggio che il calcio italiano ha vissuto legittimerebbe una equa risistemazione, cercando di danneggiare il meno possibile gli interessi in gioco (e di evitare che a rimetterci siano sempre gli stessi, peraltro, e non dico Genoa, ma dico potenzialmente Bologna e Napoli). La seconda è che, in questo quadro, e con questi terremoti, continua a essere abbastanza iniquo il meccanismo della serie B e iniquo mantenerla dopo tutti i cambiamenti intervenuti. Insistiamo: la soluzione più equilibrata sarebbe prevedere almeno 3 promozioni dirette e lo spareggio della quarta con l'ultima delle retrocedende in serie A. Si potrebbe fare: a rischiare non dovrebbe essere né la Fiorentina né la Lazio...

Poi, ovviamente, il Genoa arriverà quinto

 

 

Genoa, 10 novembre 2006

Principe Myskin

 

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