Anche la sfiga si vergogna

di Cecco Angiolieri

Non e' solo una questione di classe o di tasso tecnico, che, se fosse cosi', si capirebbe tutto  e i conti tornerebbero.

Rispetto a Pescara il tasso tecnico della squadra, con il rientro dei titolari, si e' più o meno triplicato, e questo rientra nella  piena prevedibilità e logica.

Quello che invece non e' ne' logico ne' prevedibile e' che rispetto alla partita precedente si e' altrettanto triplicato il tono agonistico, la concentrazione e la volonta' di vincere.

Questo fenomeno sembrerebbe indicare che solo in determinate occasioni qualche entita' misteriosa inflata l'animus pugnandi dei Grifoni, predisponendoli al pressing più determinato e asfissiante, con un volume di gioco così sovrastante che quasi maschera la clamorosa sterilita' delle nostre punte o forse, più correttamente, la loro assoluta assenza.

La media nostra di realizzazione e' di circa un gol ogni cinque occasioni e due rigori.

Cio' significa che per vincere due a zero dobbiamo essere piu' o meno di una categoria superiore ai nostri avversari.

E la cosa forse più inaspettata e' che talvolta davvero ce la facciamo, anche quando – come forse stasera - non abbiamo magari giocato la partita perfetta... Però e ciononostante, bisogna onestamente dirlo, oggi abbiamo comunque preso a pallonate il Mantova, e nonostante tutte le nostre lacune, ci siamo dimostrati una categoria sopra ai lombardi.

Certo e' una strana condanna la nostra, quella di dover spesso stravincere, semplicemente per vincere e portare i tre punti a casa, e qualcosa mi dice che non e' un fenomeno spiegabile semplicemente con la mancanza di punte vere, ma e' più probabilmente un fatto legato agli schemi di gioco e alla mentalita' di Gasperini.

Ma poi, pensateci bene, un rigore sbagliato, una traversa piena , una dozzina di palle goal incuranti dei mantovani che, tra rabbia e impotenza, fanno una specie di caccia all'uomo... eppure a due minuti dalla fine un golletto venuto non si sa neppure perchè, e noi a morire d'ansia sino all'ultimo secondo: cosa c'e' di più genoano di questo?

No, non ditelo, lo so: un pareggio a tempo scaduto. Ma oggi, forse, si è scoperto che anche la sfiga qualche volta, eccezionalmente si vergogna...

Genoa, 19 gennaio 2007                        

  Cecco Angiolieri

HOME