Nicolò Rovella

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Nicolò Rovella

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Pubblicato da Giosmil in L'artiglio del Grifo · 9 Gennaio 2022
Nicolo Rovella. È lui l’artiglio in più nelle zanne di un grifone uscito malconcio dall’ennesima brutta figura della stagione, che questa volta pesa ancora di più visto la vicinanza in classifica dell’avversario.

Tornato dall’infortunio ed entrato nel secondo tempo al posto di un timido e mai incisivo Melegoni, il classe 2001 si prende la squadra sulle spalle e prova a predicare calcio, ma fatica a trovare discepoli che possano amplificare il suo messaggio. Chiama, si smarca dalla marcature degli aquilotti, imbecca la trequarti e l’attacco con pregevoli lanci alle spalle dei difensori; per completare l’opera, vista la totale assenza del reparto offensivo rossoblu, avrebbe dovuto rincorrere il suo pallone, ma non gli si può chiedere anche questo.

Al prossimo sposo della signora, infatti, bastano pochi tocchi per far ricordare a tutti la sua prolungata assenza, pianta - eccome, oggi lo possiamo dire a gran voce - e mai colmata. Per carità, non è certo semplice rimpiazzare un giocatore come Rovella, ma se tutti avessero solo il 50% della caparbietà e della tecnica del ragazzo di Segrate, la sua assenza - forse - si sarebbe notata meno. Ma con i “se” e con i “ma” la storia non si è mai fatta. Purtroppo.

Nicolò Rovella, alla voce sinonimi anche “un faro nel deserto di un Genoa-Spezia imbarazzante per il popolo rossoblu”.

Giosmil


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