I ciclisti e la genovesità

REPRISE

Spulciando qua e là tra i caschi e i paraurti, continuano ad attrarre la mia curiosità di Druido quelle strisce a strisce che a volte (in questo periodo se ne vedono un po' meno, per la verità) mi fanno trasalire. Dopo il preferisco la mussa, la mia curiosità è caduta questa volta su un altro parto della fervida fantasia dei nostri "inquilini" della sud:

Ordunque, analizziamolo con calma e raziocinio.

Intanto io, al loro posto, avrei evitato di evidenziare il fatto che, non a caso, il nome della città coincida in maniera evidente con quello della squadra di calcio che per prima a Genova, e non solo, è nata e ha dominato per lunghi anni. Il fatto che non si tratti della loro evidentemente non li sfiora.

Il problema però è un altro: al di là di improbabili episodi di disgrafia (e già per sopportare quell'accozzaglia di colori bisogna essere daltonici; va bene la sfiga che li attanaglia, ma a tutto c'è un limite), come si può scrivere samp la parola zena ? Una spiegazione c'è: al loro arrivo a Genova, qualche anno orsono (come dicevo, non tanti....), dopo averli sbarcati al porto petroli (già da allora un segno del destino ?) gli hanno detto, bloccandoli all'elicoidale: "ecco siete arrivati: questa è Genova. Qui le vostre donne potranno scaldarsi nelle lunghe notti d'inverno, un po' più in là - indicando la strada per Scarpino - potrete esporre i vostri vessilli. Andate e moltiplicatevi, ma, mi raccomando, non troppo". I nostri, devoti e, come il tempo ha testimoniato, obbedienti (soprattutto sul non troppo, che hanno rispettato alla lettera), leggendo (alcuni...altri se li sono fatti leggere) i cartelli stradali del luogo dove si trovavano, rilevavano come quel posto, che gli avevano detto chiamarsi Zena, in realtà si chiamava Sampierdarena. Da lì l'errore di fondo nella loro convinzione, e che, evidentemente, è alla base di quell'adesivo perlomeno strano.

Questa rievocazione storica spiega poi finalmente come possano sostenere di portare sul cuore lo scudo di Genova: ora sappiamo che, poverini, sono in buona fede. Peccato però, per loro, che Via Cantore non è Via XX Settembre. Ma forse non lo sapranno mai.

Liaigh