I ciclisti e la genovesità

Da qualche tempo capita ogni tanto di incontrare per strada veicoli identificabili come di proprietà di ciclisti (ebbene si, circolano anche loro, anche se si identificano solo nei periodi di festa).

La mia attenzione di Druido è stata colpita da un adesivo, visto più volte, che riporta una frase che, inizialmente, non riuscivo a capire:

In un primo tempo ho pensato a una dichiarazione di disaffezione per quei colori, e per la prima volta non avrei saputo come dargli torto. Poi ho pensato che volessero ribadire che allo stadio vanno in mancanza di meglio, ma temo per loro sia così naturale da non essere significativo il volerlo ribadire. Pensando pensando la mia attenzione si è spostata dalla riga superiore a quella inferiore; ho capito che la loro motivazione era proprio quella, e stava nella differenziazione sessuale dell'organo genitale scelto per uno storico e ormai famoso adesivo rossoblu:

Per nulla stupito del fatto che, more solito, tutta la loro produzione iconografica sia basata solo sulla risposta a quello che facciamo noi, mi sono però posto alcune domande. Cosa intendono con "preferisco la mussa" ? O meglio, cosa pensano che significhi quel "belin" che campeggia, da anni ormai, sui nostri adesivi e sulle nostre bandiere ? Forse, al loro arrivo qualche anno fa, qualche genovese gli ha spiegato che per "belin" a Genova si intende l'organo riproduttivo maschile, e di conseguenza hanno pensato a un'invocazione di desiderio; con ciò sostenendo la più o meno manifesta omosessualità del genoano (e comunque le signore e signorine genoane avebbero già qualcosa da obiettare....) e di conseguenza, in contraltare, la loro virilità di beccioni. Questa interpretazione in effetti è l'unica possibile, per rispondere con "preferisco la mussa".

Purtroppo per loro, però, non gli hanno spiegato tutto: a Genova belin ha la stessa sacralità che ha la lanterna o il pesto. E' una delle icone della città, una sorta di marchio che da anni viene usato come esclamazione di gioia o di stupore o come intercalare di approvazione. Insomma, ovunque tu vada un genovese lo riconosci se dice belin. Per lo stesso motivo, se proprio volevano scopiazzare e riadattare qualcosa di nostro, e rendersi quindi anche loro identificabili per provenienza, avrebbero dovuto disegnare un adesivo diverso. So che come Druido dovrei essere guerriero, ma ciononostante questa sera mi sento generoso, e l'idea gliela passo volentieri:

Liaigh