Meno ingiustizia non è ancora giustizia

Una buona abitudine dei Druidi è guardare dove non guardano gli altri.

A volte, comportarsi così, si sbatte la testa contro un palo della luce. A volte si vedono le cose in anticipo.

Ad esempio, avevamo previsto calciopoli a marzo 2005 (e non siamo stati i primi, beninteso).

Nella sentenza di primo grado pubblicata stasera notiamo due cose.

La prima è che il Sig. Moggi, se non andiamo errati, ha avuto la stessa pena del Sig. Preziosi. Ma hanno avuto uguali responsabilità ?

La seconda è che il confronto più interessante, per i Genoani, va fatto con la Fiorentina, che però è stata riconosciuta colpevole di più illeciti (e non di uno solo), in una condizione non dissimile da quella del Genoa.

 Ai gigliati, inoltre, è stata riconosciuta la "attenuante" (non è la parola giusta, ma serve per capirsi) della "provocazione" (essersi voluti salvare da una retrocessione pilotata).

"Attenuante" - a nostro avviso riconosciuta del tutto giustamente - che la Giustizia sportiva si è pervicacemente rifiutata di accertare nei confronti del Genoa Cfc (caso Torino e "macchina in laguna").

Può sembrare una spigolatura da poco, ma chi ha buona memoria (e cervello acceso) forse ricorderà (e ne trarrà e conseguenze) che la difesa del Genoa rilevò tale difetto, sostanziale, dell'indagine, che avrebbe dovuto portare a un rinvio del processo (e a giocare in serie A), ma tale tesi non fu accolta (né, almeno, l'attenuante riconosciuta).

A posteriori, ne risulta confermato che, almeno per questi aspetti, il processo al Genoa è stato ingiusto, e ingiusto nella sostanza, non per iperuranici cavilli dei soliti legulei.

Siamo lieti, come cittadini e sportivi, che il processo alla Fiorentina sia più giusto, ma forse al Genoa e alla giustizia (per quel che importa la piccola giustizia sportiva) manca ancora qualcosa.  

Genoa, 15 luglio 2006

Principe Myskin

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