Scorie da derby

Un tempo a Genova, sulla poltrona degli ultimi arrivati in città, sedeva una persona che, pur senza doverlo santificare - che un santo non era - aveva l'intelligenza di saper tacere delle vicende altrui; addirittura aveva il vezzo di non nominare mai la parola Genoa. Il suo pubblico lo dominava a piacimento, "sono le bestie che brucano l'erba", ma soprattutto con questo suo comportamento non fomentava il pubblico avversario, che semplicemente non considerava.

Ora invece sulla stessa poltrona siede una persona altezzosa, che addirittura dopo l'avvento alla guida della seconda squadra di Genova per un anno ha parlato in pubblico molto più della prima che della sua. Poi è cominciata la querelle dello stadio, e lì di nuovo "i tifosi genoani qua" e "i tifosi genoani là", "devono capire il business", "si adegueranno anche loro" ed altre menate simili, certamente non concilianti.

Poi ci si è messo anche il suo primo dipendente, con le infelici battute sui tornei carnascialeschi (che se ne avesse conosciuto l'etimo, che deriva dal digiuno latino - senza carne - avrebbe capito che, parlando di una finale da lui persa, forse non era proprio una battuta felice...per se stesso); poi è arrivato finalmente il derby, e sono scomparsi i biglietti in vendita libera per poi vedere vari settori, anche quelli "esauriti in abbonamento" con larghi vuoti.

A mio parere tutto questo è frutto di avventatezza e maleducazione, e dimostrazione di un astio e un disprezzo che, soprattutto in questi periodi, non avrebbero motivo di esistere. Qualcuno invece - più d'uno leggendo internet - collega questi comportamenti ad un piano preordinato per causare incidenti e ricominciare la menata dello stadio pericoloso, via da Marassi, stadio nuovo e altre amenità simili. Personalmente non ci credo, ma tant'è gli incidenti dopo tanti anni ci sono stati e il carosello mediatico sul dagli a Marassi è cominciato e chissà ancora quanto lo dovremo subire. E allora parliamone, come abbiamo già fatto altre volte e sempre con dovizia di dettagli.

Il fantastico Amsterdam ArenaLo stadio ideale per lorsignori sarebbe l'Amsterdam Arena, moderno, bello, funzionale, isolato. Davvero un gioiello.

Caso più unico che raro, peraltro, perchè in Europa la maggior parte degli stadi importanti sono cittadini, posti molto vicini, se non proprio in mezzo, alle case. Da nessuna parte però ci si lamenta quanto succede qui da noi. Vediamoli questi stadi.

 

Anfield Road, Liverpool  Bernabeu, Madrid

Nou camp, Barcellona  Olimpico, Atene 

Stamford Bridge, Londra  Velodrome, Marsiglia

E in Italia ? Vediamoli

Bentegodi, Verona  Dall'Ara, Bologna

Franchi, Firenze  San Paolo, Napoli

Addirittura l'ultimo nato, modernissimo, a Torino:

Olimpico, Torino  

Per non parlare poi di quello di Catania, tristemente famoso e, paradossalmente, più isolato di altri:

Cibali, Catania

Di Siena ed altri taccio per pietà. E Genova ? Certo, Genova ha uno stadio cittadino, Stoccardae lo si vorrebbe spostare. Dove sono gli spazi per un progetto come l'Amsterdam Arena o lo stadio di Stoccarda ?

Agli Erzelli ? A Trasta ? Vediamo, rendiamocene conto con un bel giochetto:

Stadio agli Erzelli ?

Stadio a Trasta ?

Come si vede a Genova spazi per fare stadi davvero lontani dalle case non ce ne sono. E allora, finiamola una volta per tutte di raccontare fandonie alla gente: la costruzione del nuovo stadio non è per la sicurezza (alla distanza di Via Monticelli ovunque ci sarebbero case), non è per gli abitanti di Marassi (che scaricherebbero solo i loro guai su altri cittadini genovesi, e magari con la riqualificazione si beccherebbero anche un aumento dell'ICI). E' solo per il business del Sig. Garrone e di tutti quegli altri presidenti (pochi esclusi, uno qua a Genova) che nel calcio vedono per l'appunto solo denaro al posto del sentimento.

Fatevelo lo stadio, e andate a posarci le nobili terga appena possibile, ma non menatelo a noi. E soprattutto, fatevi i cazzi vostri almeno fino all'immediata vigilia del prossimo derby, che questa gentaglia di tutto ha bisogno fuorchè delle provocazioni.

Genoa, 26 Settembre 2007

Liaigh