Delirio organizzato

Abbiamo toccato il fondo. Il comportamento e il volantino della "tifoseria organizzata" - ennesima sigla generica: l'ACG per esempio, che rappresenta le migliaia di genoani che hanno fischiato il comportamento ignobile della gradinata, ha davvero condiviso quel volantino e quel comportamento ? - avrebbero oggi lasciato basito anche il più morbido dei controcontestatori. Figuriamoci chi, come me, sostiene da anni che il calcio è ostaggio delle tifoserie ultrà.

Nel volantino (e vedrete che anche domani ne vedremo delle belle), che annunciava il silenzio dello stadio per una gara attesa da tutti da anni, si è voluto esprimere dei concetti deliranti. Si sono difesi i "poveri ragazzi" che si sono affrontati premeditatamente, coltelli alla mano, in Via Monticelli, cercando di derubricare una guerriglia in pieno centro urbano ad una rissa tra amici al bar, e lamentandosi per le rudezze delle forze dell'ordine che, meschini, li hanno prelevati a casa disturbandoli nel pieno sonno del giusto, circondati da quei normali surrogati dei peluche di quando erano bimbi: mazze, coltelli, croci uncinate, tirapugni, trofei insanguinati dal sangue nemico e varie altre amenità. Si è voluto paragonare la loro persecuzione ai reati impuniti delle cronache italiane, scomodando persino il delitto di Cogne; si è voluto - come si temeva e come persino i parenti del povero Sandri hanno chiesto di non fare - strumentalizzare un episodio come quello di Arezzo per sentirsi dalla parte del giusto. Forse perchè solo agli ultrà spetta il diritto di vita o di morte del nemico ? Gabriele Sandri è stato ucciso da un poliziotto impazzito, che giustamente pagherà carissimo un gesto sconsiderato; ma degli altri morti vogliamo parlare ? Vincenzo Paparelli, Marco Fonghessi, Nazzareno Filippini, Antonio De Falchi, Salvatore Moschella, Vincenzo Spagnolo, Vincenzo Lioni, Ciro Alfieri, Simone Vitale, Giuseppe Diodato, Tonino Currò, Ermanno Licursi. Tutti tifosi - e sono solo quelli che ricordo, ma altri purtroppo ce ne sono - morti ammazzati come cani, alcuni bruciati vivi, dalla violenza ultrà. Ivan Dall'Olio, sfigurato a vita. Questi non sono "uno di noi" come Sandri ? Certo, sono stati ammazzati in una di quelle risse che si vuol far passare come ragazzate, "libertà per gli ultrà". Siete pazzi. E Filippo Raciti ? Chi se ne fotte, se fa quel mestiere di merda se l'è cercata, che cazzo vogliono ancora, uccidere uno sbirro non è un reato. Siete pazzi e conniventi.

Se davvero volete fare qualcosa di intelligente, signori tifosi organizzati di tutta Italia, toglietevi la merda di dosso: isolate i delinquenti, prendete le distanze da chi ha fischiato e anche domani fischierà il militare morto ed esaltato i potenziali assassini ultrà. Lasciate a loro le curve e le gradinate, lasciate che li possiamo guardare in faccia e li possiamo contare a uno a uno; non sono tanti, fanno la voce grossa perchè voi, come un branco di pecore, gli andate dietro, anche condividendo un volantino delirante come quello di oggi.

 

Genoa, 24 Novembre 2007

Liaigh