"La mente è come un paracadute, funziona solo se è aperta" - Frank Zappa

 

Arbitri e lacché

 

La popolarità del calcio è, insieme, il segreto della sua magia e la sua più pesante zavorra.

Segreto della sua magia, perché regala l'illusione di far parte di una grande passione  tribale.

Pesante zavorra, perché è la causa del becerume, ignoranza e arroganza che lo circonda e lo caratterizza.

Difficile trovare tanta incompetenza, faziosità, neghittosità e, anche, mala fede, tra gli appassionati di tennis, rugby o di curling, per dire.

Di questi vizi si potrebbero trovare tante manifestazioni.

Ne prendiamo una di attualità.

Qualcuno ha notato che, vigente la c.d. Moggiopoli, la qualità tecnica degli arbitri italiani era argomento che non interessava quasi nessuno, visto che i padroni stavano al tavolo e i lacché di provincia stavano ad aspettare di raccogliere le briciole di un sistema ben oliato ?

Quasi nessuno, eccetto il buon Liaigh dei Druidi, cui va dato atto di aver sempre battuto sul tema da questo sito.

Sarà un caso che, improvvisamente, è diventato un problema ora ? E che contro di esso, ora e improvvisamente, si scagliano anche Imprenditori di Prima Classe e rappresentanti di istituzioni ?

Sarà un caso che è diventato un problema mediatico ora che gli arbitri, mi pare, sbagliano abbastanza... equamente ?

I grandi giornali rilanciano lo slogan "mai una annata tecnicamente così negativa per gli arbitri italiani".

La verità è che sbagliano meno.... a senso unico (ancora per poco ancora, visto l'assedio ai vertici del settore), quindi è diventato redditizio parlarne...e tutti i tifosi nelle loro greppie a ruminare la pappa mediatica preconfezionata.

Che, poi, vorrei che qualcuno mi spiegasse che sistema è quello in cui, per criticare un giudizio, si utilizzano strumenti diversi da quelli che si possono usare nel processo. Come se si processasse un delinquente senza poter ascoltare testimoni e intercettazioni, senza poter rilevare impronte e avvalersi del RIS di Parma, lo si assolvesse, e poi si sbeffeggiasse il processo a Porta a Porta ascoltando le intercettazioni e i testi e con il Colonnello Garofalo in diretta...

L'arbitro viene crocifisso sulla base delle moviole: chi organizza questi spettacoli , se non è in mala fede, probabilmente non è mai entrato in uno stadio (o non ha mai guardato il campo). Anche tra gli spettatori vicinissimi alla azione è difficile trovarne due che interpretino un fuori gioco o un rigore nella stessa maniera...

A me pare che alimentare questo gioco al massacro e disprezzo delle istituzioni (gioco cui si prestano irresponsabilmente anche alcuni che delle istituzioni fanno parte e si fanno scudo) faccia il gioco dei soliti padroni del vapore (che di istituzioni indipendenti non sanno che farsene, anzi, l'importante è controllarle e telecomandarle), con il loro corteo di ruffiani, lacché e servi sciocchi.

In Italia non manca lo sport, mancano gli sportivi.

 

 

 

Principe Myskin

 

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Genoa, 4  marzo 2008