|
Le capriole della sportiva giustizia (detta anche... sporcizia)
E adesso vediamola la nuova prodezza della giustizia sportiva. Per ricordare solo le capriole più recenti, ricordiamo che comprare una partita vale una retrocessione dal primo posto in classifica alla serie inferiore con meno 3, se ti chiami Genoa. Che comprarne 3 vale una manciata di punti di penalizzazione se sei azionista di giornali importanti e politicamente utile e arruolato. Che comprare 2 campionati interi vale sono 14 punti di pena in più che comprarne 1 (al lordo degli arbitrati) se ti chiami Juventus. Che la storia conta solo se ti chiami Juve. Che se minacci o fai ricorsi ti danno una pena se ti chiami Genoa, uno sconto se ti chiami Juve. Che aver dato dei giocatori alla nazionale è un'attenuante (anche se quei giocatori te li sei accaparrati rubando: un po' come dire che un ladro deve avere meno pena se riesce ad arricchirsi, ma che strani concetti che si riescono a far digerire alla gente). Che bisogna usare parità di trattamento, ma solo tra i "ladri" scoperti nel 2006 e non per quelli scoperti nel 2005. E chissà se conta qualcosa che quelli del 2006 rubassero in Mercedes e quelli del 2005 in ..Panda. Il panorama non è molto confortante, visto che persino molti genoani sono convinti di meritare di essere trattati peggio (anche esagerare le proprie colpe è una forma di megalomania, in fondo, per tacer del fatto che è un modo comodo per mettere la testa sotto la sabbia). Ormai tutti sono disposti ad accettare l'ennesimo scandalo. Se il calcio italiano avesse un minimo di decenza, almeno un piccolo palliativo sarebbe - credo - equo. Si aumenti - almeno - il numero delle promozioni dalla B alla A. Ma che bisogno c'è di farlo, ora che ci penso ? Tanto la Juve arriverà prima, lo sanno tutti. Se nulla cambia,nel calcio come nelle cose serie di cui il calcio è l'immagine, la colpa è di tutti, soprattutto di quelli che si credono onesti.
Genoa, 10 ottobre 2006
Vuoi leggere la puntata precedente ?
|
|
|