Ai Druidi non piace perdersi dietro pettegolezzi e cronache da cortile, ma cercare la causa profonda dei fenomeni.

Guardando alle vicende della tifoseria genoana, crediamo le vere cause siano assai lontane dalla spaccatura tra fedeli di Preziosi, da un lato, e nemici del medesimo, dall'altro.

Le vere cause, a  nostro modesto avviso, sono due.

La prima è che, come insegnano i rudimenti elementari della sociologia, quando c'è un valore condiviso da più persone (fede sportiva, religiosa, politica, ecc.) queste prima o poi si organizzano in una istituzione (associazione, club, partito, ordine religioso, ecc.). Questa organizzazione, per una prima fase di tempo, è uno strumento per perseguire quei valori effettivamente più efficace che non il disordinato procedere dei singoli individui.

Dopo la prima fase, inevitabilmente, l'istituzione comincia a perseguire anche interessi suoi propri (acquisire importanza, visibilità, incarichi, potere).

Nella terza fase prevalentemente interessi suoi propri.

Questo accade nelle istituzioni religiose (Chiese), politiche (partiti politici).

Per chi sa vedere, questo sta succedendo anche nelle istituzioni sportive (tifoserie organizzate), dove sembra finita quantomeno la prima fase. I gruppi di tifosi certo sono cose poco importanti ma, come sempre una bella palestra su cui formare la coscienza della società..

Il secondo fattore è la prospettiva storica e l'evoluzione del calcio.

Da fenomeno da stadio si sta trasformando, lo dicono tutti, in fenomeno mediatico.

Quello che invece non dicono tutti è ciò che genialmente previde Aldo Grasso, che lo stadio del futuro sarà una sorta di studio televisivo, con ultrà nella veste di claque pagata per garantire allo spettatore che assiste da casa effetti sonori e drammatici (rituali, se non finti: già ora, diciamolo, nelle curve si sentono solo slogan precotti e dappertutto uguali e sempre più sganciati dalla realtà di ciò che accade in campo).

La specificità del Genoa è che ci sono tanti tifosi che non si rassegnano a fare da claque.

Le botte in gradinata, i fischi dei distinti e le polemiche di questi giorni sembrano concernere il Presidente Preziosi, in realtà sono la resistenza, sfuggita a molti ma non a tutti e da qualcuno rimarcata con grande vigore, dei genoani alla vittoria definitiva del calcio in Pay tv.

E' bizzarro che i c.d. ultrà degli striscioni Skyfo, coloro cioè che più esplicitamente si schierano contro questa evoluzione del calcio, in realtà siano quelli che fanno, in buona fede, per carità, il gioco più confacente alla vittoria del calcio mediatico, e i principali candidati al ruolo di claque della del prossimo reality: Il Goal di Plastica.

 

 

Genoa, 5 maggio 2006

 

Principe Myskin