Dice
Popper che non c'è modo scientifico per dimostrare che chi ama le
fragole ha ragione. E'solo un uomo fortunato. Lo stesso vale
per chi crede.
In un pezzo profetico di qualche mese fa (http://www.druidi.it/falc_can2.htm), i
Druidi hanno dimostrato perché non esiste equità arbitrale e perché questa non
conviene a nessuno. Gli eventi di questi ultimi due mesi si sono incaricati di
dimostrare che qualcosa di simile concerne la giustizia sportiva.
Ragioniamo con
muscoli caldi e cervello freddo come sempre.
Il valore fondamentale di una
giurisdizione è la sua indipendenza e imparzialità. Costruire una giustizia
sportiva di questo tipo sarebbe semplicissimo. Giudici sorteggiati o scelti
automaticamente (e non scelti) nelle categorie competenti e privi della
possibilità di assumere incarichi o posizioni che li collochino in conflitto di
interessi. Sarebbe facile ad esempio prevedere che siano giudici sportivi
automaticamente i Presidenti dei tribunali di Roma, Milano, Torino, Palermo, ecc.
Non sarebbero giudici scelti e, a differenza dei giudici amministrativi, non
correrebbero il rischio di essere messi in imbarazzo da incarichi magari
arbitrali, magari lautamente retribuiti, magari da società che
hanno interessi in società calcistiche.
Nella realtà invece i giudici sono
*scelti* dalla figc e non c'è alcuna garanzia di quanto sopra. Sarà miopia ? O
sarà che poter manovrare la giustizia sportiva è un valore? Molti si sono
stupiti del fatto che l'indagine ha colpito solo il Genoa e ci hanno visto
persecuzione. E se invece gli atti trasmessi dalla efficiente procura genovese
fossero stati gli unici che non consentivano l'insabbiamento? Perché, in fondo,
il giocattolo funziona così, in modo collaudato. Certo, ha i suoi assetti di
potere, magari non più corrispondenti al Potere. Ma chi volesse sostituirsi ai
manovratori attuali ha interesse a guastare la macchina o renderla difficile da
guidare?
Io non credo. Ma, come per la Fede, beato chi crede.
