Il Druido Enrico

Quelle poche centinaia di lettori che leggono i Druidi abitualmente, e forse anche quel migliaio abbondante che legge più saltuariamente, sanno che molti dei temi toccati dal Presidente in settimana sono stati nostri da anni. E' inutile che sfoderi i link relativi: sarebbero decine e alla fine verrebbe l'artrosi all'indice. Preferisco riassumerli nel commentare la conferenza stampa di Enrico, che non esito a definire storica. Mai un presidente di una squadra di calcio aveva chiesto espressamente di evitare gli insulti sistematici.

  

(in realtà già nel 95 lo fece Luca Carboni....no, non il terzino),

Subito dopo si sono alzati i cori di approvazione del mondo del calcio verso il nostro novello Balilla. Noi però certe cose le abbiamo già dette da anni, allorquando, provocatoriamente, sostenemmo addirittura l'inutilità dei gemellaggi. Nel senso che il gemellaggio stesso prevede, per sua natura, l'eccezione all'insulto o alla minaccia preventivi, e questo non va bene. Sarebbe già una bella cosa se, per esempio, si potesse parlare solo di inimicizie, e queste rappresentassero l'eccezione (e sarebbero anche meno se non ci fossero i gemellaggi): io sono convinto che lo spettacolo che abbiamo vissuto a Marassi all'atto finale della promozione (quella buona), e che osservatorio permettendo (grazie signore, grazie) abbiamo rivisto oggi al San Paolo, dovrebbe essere la norma per una gara di calcio. Tifare a favore, più forte che si può, è quello che deve fare un tifoso; ma il tifo contro preventivo e becero (gli sfottò ci stanno, e sono spesso divertenti con punte di genialità: altro che far levare gli striscioni) non dovrebbe proprio esistere. Purtroppo, e qui entriamo in terreno minato per mie personali passate contestazioni, fa parte integrante della cosiddetta "mentalità ultrà", e sarà ben difficile estirparlo. Però è giusto provarci.

Secondo tema toccato da Preziosi: la logica del sospetto. Fin dall'inizio del campionato scorso scrissi che mi ripromettevo di parlare solo di arbitri incapaci e mal gestiti, e non più di mala fede. In parte noi Druidi abbiamo cercato di rispettare questo proposito (nel nostro "manifesto" in home page chiediamo da anni che, se non proprio vero, almeno sia tutto credibile), ma solo finchè è stato possibile: purtroppo certi episodi, come la direzione di Rizzoli ed altre, sono difficili da commentare diversamente, e lo stesso Enrico, pur stigmatizzando, ha dato un colpetto al cerchio ed uno alla botte, e ha chiesto di fatto anche lui di crederci, ma senza dire chiaramente che "è tutto pulito". Perchè non lo è stato e non lo è (e qui il Druido Guigneberth può illuminarci con alcune chicche retrò ma sempre interessanti), e perchè affinche lo sia deve passare del tempo e dell'acqua - ma di quella buona e pulita - sotto i ponti. Forse qualcuno è in grado di sostenere che dopo tangentopoli sono scomparse d'incanto le mazzette ? Certe cattive abitudini sono ormai endemiche, fanno parte integrante della mentalità italiana, e può capitare addirittura di farlo senza nemmeno accorgersene. Allora facciamo finta di non accorgercene nemmeno noi, ma che per piacere non si esageri. Poi forse comincerò a crederci davvero quando vedrò la Juve danneggiata da errori dell'arbitro contro il Lecce, ma forse lo vedranno i miei nipoti.

In definitiva, caro Enrico, noi col nostro piccolissimo contributo siamo con te, e i nostri scritti sono qui a certificarlo: le tue parole sono da Druido, e anche tu potrai semmai dire un giorno come i Druidi: "noi ci abbiamo provato".

 

Genoa, 21 Febbraio 2009

Liaigh