Puntuale, dal fronte buonista dei druidi, si erge la risposta alle malelingue, a chi, per troppo amore e per troppe perizie passate, dubita di tutti e di tutto. Sono convinto di poter tranquillizare Cecco-Gutuather, perchè....
...anche Joker pascola sul prato.
A me le
corsette di Preziosi Piacciono, e mi piacciono anche una cifra. Certo, sono
conscio che non si tratta di manifestazioni di giubilo spontaneo e
irrefrenabile, ne' credo che lo stesso Joker pensi che qualcuno possa
interpretarle come tali. Dopo anni di presidenti spocchiosi come Mauro o
presuntuosi come Scerni, o completamente rincoglioniti come Dalla Costa,
finalmente abbiamo un presidente che, oltrechè nei denari (e comunque ci voleva
poco), si dimostra superiore agli altri anche come simpatia.
Certo,
nessuno ritiene che sia uno stinco di santo, e del resto a Genova si dice che
"chi l'ha piggiae e nu l'ha mai daete, e palanche nu l'ha faete":
però è anche vero che manifestazioni come il bagno nella fontana, o la corsa
sul prato del Ferraris, o il saltello, invero un po' goffo, sul palco della
festa del centenario, fanno scendere - o forse salire - un presidente a livello
dei suoi tifosi.
Questo è
bello, in un mondo come quello calcistico che ha bisogno di festeggiamenti più
che di bottigliate, di esultanza più che di rabbia e rancore: che un presidente
abbia la voglia di festeggiare non solo come un suo calciatore, ma addirittura
come un suo tifoso, riporta il calcio nella sua vera dimensione, che è quella
di un gioco. E un gioco è la corsa di Preziosi, null'altro che un gioco
festoso. Così come un gioco – uno splendido gioco - era il nostro esporre le
bandiere sui balconi, un voler dimostrare festosamente il nostro attaccamento
alla maglia e a quei colori che abbiamo nel sangue, senza aver vinto la Coppa
dei Campioni, ma anzi dopo essere retrocessi. Anche allora qualcuno diceva che
erano manifestazioni patetiche, e intanto, pedalando, rosicava come una bestia.
Quando i
cugini, sempre pedalando, andavano a “baciare piedi e mani al divino Mantovani”
in dorato esilio a Lugano, in cambio ne avevano atteggiamenti ieratici, rimbrotti
e ordini di scuderia ben precisi: non dovevano pascolare sui prati (solo le
bestie lo fanno !), potevano urlare ma con moderazione e senza insultare gli
arbitri, probabilmente avevano anche disposizioni ferree sui colori dei
calzini. Che palle ! Preziosi invece si mescola alla gente al Pio, è il primo a
pascolare sull'erba del Ferraris, e si diverte un mondo a farlo. Nulla di
riprovevole quindi. Ne’ di sospetto, ovviamente, semplicemente perché non è
affatto una simulazione di spontaneità. Semplicemente sono manifestazioni sopra
le righe, così come sopra le righe, da sempre, è il nostro straordinario tifo.
In tal senso Preziosi è il Presidente per noi, esplosivo e un po’ pazzo come
noi. Questa esplosività potrà sicuramente deflagrare in futuro, e magari anche
dalla parte sbagliata: ma per ora godiamocela senza stare troppo a
sottilizzare. Ne abbiamo bisogno tutti.
E forse
abbiamo voglia proprio di questo.
Liaigh