La Fiaccola
Si dice che le cose veramente importanti della vita sono quelle per cui vorresti morire o che centuplicano la tua voglia di vivere.
Il fatto che Gianluca non si ci sia più è, magicamente, entrambe le cose.
Il dolore, grande, della sua scomparsa, ha infatti annichilito i miei occhi e disseccato il mio cuore, tanto che mi sembra di avere davanti e dentro solo un foglio bianco, deserto.
Le mille immagini che conservo di Gianluca (nelle partite in notturna non era un giocatore, era una fiamma, la più alta) sono - però - qualche cosa di solido e buono, sulle quali sento di potermi appoggiare, dalle quali sento di poter sempre ripartire.
Se è vero che, negli anni, l’uomo è come se crescesse sui trampoli sempre più alti del Tempo, è vero che i miei trampoli – già malinconicamente elevati, mi consentono di vedere molte cose, lontane e care.
Di queste, ne ho capita una ieri sera.
Che la fiamma di Gianluca era quella di una fiaccola.
E che dalla Sua mano qualcuno la raccoglierà.
Grazie Gianluca.
Brithem