Lasciateci credere...
(Genoa Fiorentina 2 - 1 di Principe Myskin)
Il Calcio è bello perché assomiglia a una favola.
Mi correggo, è bello quando assomiglia a una favola.
I Druidi non sono Dame di San Vincenzo (eccetto Cecco - Gutuather, ovviamente :-) ): sappiamo e immaginiamo benissimo che il Pallone è pieno di denaro. Ma ci accontentiamo, come al cinema. Non crediamo che Bruce Willis sia un eroe, Gwyneth Paltrow una santa e Monica Bellucci la nostra fidanzata (lo sanno tutti che ama il Principe Myskin..): ci basta che il film sia fatto bene, che la storia coinvolga e sia possibile crederci.
Monica e Principe Myskin: ci credete ? :-)
I Genoani sono abbastanza fortunati.
Un po' perché, abituati da Genovesi a essere scettici anche sulla propria madre ("Perché mi avrà detto di mettere la maglia di lana ? Cosa c'è sotto ?"), varcati i cancelli della Nord sono pronti a qualsiasi missione mentale suicida. Anche a giurare, che so, che Eloi è un campione, che Renzo Fossati aveva studiato a Eton (rimandato, d'accordo, ma mai bocciato !), che Dalla Costa in realtà si pettinava e il resto era colpa del vento e delle piogge acide.
Un po' perché il Genoa assomiglia spesso a una favola. A volte drammatica, spesso farsesca, difficilmente noiosa.
Prendiamo ora. Fin dall'inizio, Gigi de Canio ed Enrico Preziosi mi sono sembrati personaggi dei Fratelli Grimm o di Perrault.
Il primo è una specie di Pollicino. Apparentemente smunto e smagrito, abbandonato dal patrigno Dalla Costa sul fondo della classifica insieme ai suoi undici fratellini, (ops ! giocatori..). Saranno sassolini bianchi, saranno molliche, saranno gessetti bianchi per la lavagna tattica, ma sembra abbia trovato la strada.
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Il secondo, Enrico Preziosi, l'ho capito ieri vedendolo dribblare i fotografi sotto la Nord, è il Gatto con gli stivali.
Che starà facendo con l'altra mano ? Assegni o scongiuri ? :-)
Che siano sette Leghe, o solo quella di Carraro, vogliamo tornare a volare (o almeno a correre) !
