Globalizzazione sì, Globalizzazione
no ? Picchiarsi nelle strade o amarsi nelle alcove ? Campomorone o Acquasanta
? Sono questi gli interrogativi che agitano i giovani leoni rossoblucerchiati.
E, soprattutto, cosa pensate del futuro ? Pensate al futuro ? Pensate
? Non essendo riusciti a superare lo scoglio di questo ultimo interrogativo,
presentiamo questa nuova versione de l'Osservatore, aperta agli interventi
della società civile, dei giovani, del popolo delle partite IVA,
del mondo del volontariato.
In una cabina telefonica sono
stati fatti ritrovare alcuni volantini, che di seguito pubblichiamo.
Trasta. 22 novembre 2005. Sampdoria -
Real Madrid 2 - 0
La maglietta di Khaled Badra lanciata sugli spalti ribollenti del "Petroliera"
di Trasta è il fotogramma che meglio riassume una notte di gloria
per i colori blucerchiati. Il portiere tunisino, fortemente voluto dal
Presidente Garrone, è, infatti, l'eroe della serata. Il forte atleta,
giunto alla corte di Novellino insieme al nuovo gasdotto della Valpolcevera,
ha parato i due rigori che hanno spezzato le gambe alle Merengues.
La partita, occorre dirlo, si era messa subito benissimo per la squadra
ligure. All'ingresso in campo, i giocatori erano accolti da coreografie
mozzafiato. Tutta la Gradinata Est del "Matteo Benzopirene"
era ricoperta di bandierine che riproducevano, nel loro complesso,
l'immagine dela molecola del monossido di carbonio. Lo stadio, dedicato
per volontà del Presidente Garrone a uno degli inquinanti più
micidiali, era una bolgia infernale.
Blucerchiati subito avanti con Bazzani che, grazie agli ecoincentivi,
riusciva a liberarsi in area, esplodendo il suo sinistro, con il pallone
che si insaccava proprio sotto l'incrocio dei pali dell'alta tensione.
La reazione dei madridisti non si faceva attendere. Era Raul, ben appostato
lungo l'out sinistro a portare i maggiori pericoli. Non ostante
l'alimentazione a gasolio (fischiatissima dai supporter dei Ragazzi
Ringo), bruciava sullo scatto Domizzi, colpendo la traversa con un preciso
drop di destro. Sulla ribattuta, Casazza, fresco di revisione,
era lesto a stendere Zidane, che cadeva malamente in una pozza di olio
esausto. Espulsione del portiere e rigore. Badra, monumentale come una
raffineria dismessa, prendeva il suo posto in porta. Parava sia il primo
tiro, un common rail da 130 cavalli, sia il secondo, un turbodiesel
a iniezione elettronica, non catalizzato.
Giusto all'ultimo minuto, mentre nelle Tribunette Rom (dal nome del pregevole
e vicino accampamento di tifosi tzigani), i sostenitori ospiti improvvisavano
una protesta irridente, mostrando ai tifosi avversari le loro biciclette,
Bazzani, con la testata ribassata fortemente voluta dal Presidente Garrone,
siglava il raddoppio.
Girbano di Val Varenna 25 novembre 2005. San Carlo
di Cese - Genoa interrotta per incidenti.
E' un solicello primaverile che scalda la Val Varenna,
dai serbatoi petroliferi della foce, sino a Lencisa, ad accogliere lo
scontro clou del girone F del Capionato Dileggianti. I rossoblu
si schierano in formazione tipo, con Breda settepolmoni (tutti e sette
in leasing in scadenza n.d.r.), faro di centrocampo.
Ricorrendo il Primo Anniversario della cacciata del Presidente Preziosi,
i Grifoni indossano la casacca mimetica, che tanta buona prova di sé
ha dato in occasione delle recenti contestazioni.
Il match si mette subito male per gli ospiti. Piermaria Bruzzone, centravanti
part - time del San Carlo (e farmacista di Lencisa a tempo pieno), è
lesto ad approfittare di una frana della vicina cava di Carpenara. I massi
in caduta travolgono Giacchetta, in ritardo nel chiamare il fuorigioco,
e Rossini, che si stava lavando i capelli in area, e il poderoso centravanti
non può sbagliare.
I caldissimi sostenitori rossoblu, distratti dalla notizia del possibile
imminente arrivo di un bonifico del commercialista di Riccardo Sogliano,
non fanno a tempo a rendersi conto dell'accaduto, che Strata, il Falco
del Rio Gandolfi, infila nuovamente Brivio.
Siamo al 34° del primo tempo, ci sarebbe tutto il tempo di rimediare,
ma un fulmine, scoccato dalla vetta del Monte Figogna, incenerisce Mihalcea,
l'ultimo attaccante rimasto al Genoa dopo il suicidio di Niculescu. In
una ficcante azione di contropiede, Mattia Vassallo, il Camoscio della
Val Leira dribbla anche Brivio e deposita nel sacco.
Il sostegno dei generosi supporter rossoblu è ammirevole e non
cessa neppure quando un'orda di cavallette, prima, e uno tsunami, dopo,
inghiotte metà della gradinata.
Al 28° del secondo tempo, però, l'unica macchinetta automatica
dello stadio esaurisce il caffè. L'impianto sportivo, gioiello
della Val Varenna, diventa allora teatro di una vergognosa guerriglia
urbana.
Il campo del Genoa (il "Pelizza da Volpedo" di Torrazza),
già diffidato (per gli incidenti che portarono alla decapitazione
del Presidente dell'Ordine dei Commercialisti del Triveneto), sarà
così certamente squalificato.
Per l'ennesima ultima spiaggia, lo scontro diretto con l'Atletico Val
Cerusa di domenica prossima, proprio non ci voleva.
Principe Myskin
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