Caro Enrico (lettera aperta)
Caro Enrico,
nessuno di noi è tanto cieco da
non capire che quest’anno di errori ne hai commessi tanti, ma la situazione
tecnica attuale è diventata tale da essere difficilmente giustificata da questi
pur gravi errori.
Non sapremo mai, noi non addetti
ai lavori, che cosa sia davvero successo; possiamo però capire che da Neustif
al Pio al Ferraris siano volate troppe sberle, morali e materiali, per le quali
difficilmente ragazzi pur milionari possano pensare di lavorare in tranquillità
e con amore per il lavoro che fanno. Diversamente è difficile spiegare, se non
con le gambe tremanti, certe prestazioni sportive.
I soliti noti non cercavano altro
momento, se non questo di estrema difficoltà, per darti la spallata decisiva
dopo essere scesi dal carro:
probabilmente consigliati in ciò da chi promette loro chissà cosa, stanno
cercando di allontanarti da Genova e dal Genoa pensando di cavalcare il
malumore della gente, ed il nostro timore è che, amaramente, siano ora vicini
all’impresa.
Per noi, che amiamo davvero il
Genoa, questo 2012 rappresenta un’annata storta, nata male e finita peggio,
durante la quale hai sicuramente perso una parte del credito che ti sei
costruito in questi anni, ma che rimane ampiamente preceduto da un segno
positivo.
Noi non sappiamo se l’anno
prossimo potremo nuovamente avere certezze per il futuro, ne’ se saremo in A o
in B, ma quello che sappiamo per certo è che, se tu mollerai ora, per il Genoa
non ci sarà alcun futuro, e la squadra seguirà l’inevitabile triste destino
verso il quale è già indirizzata la città: l’oblio.
Se invece
vorrai tenere duro avrai
sempre l’appoggio della stragrande maggioranza dei Genoani, quelli con la G
maiuscola, convinti come siamo che certi errori commessi in questa stagione,
possano essere la spinta per migliorarsi ed evitarli per il futuro.
Vorremmo vederti sempre con noi,
alla testa della “tua” società, perché il “nostro” Genoa possa darci sempre più
soddisfazioni come quelle che abbiamo vissuto negli ultimi anni. E vorremmo
anche vedere al tuo fianco Fabrizio, che stimiamo come persona di grande
sostanza e di poca apparenza, e il cui allontanamento ha purtroppo coinciso con
una innegabile spirale negativa.
Vorremmo però anche chiederti di
combattere questa battaglia sportiva solo insieme a noi, senza cercare
gratitudine in chi, trattato con benevolenza in sede di mercato, continua a trattarti
con superiorità, senza mai spendere una parola in tuo favore; che sia una
battaglia leale, senza più la necessità di prodigarsi in favori ai vari
“amici” di Roma o Milano che si tramutino poi in aspetti negativi per il Grifone. E almeno una volta ogni tanto vorremmo sentirti
pronunciare la parola “incedibile”.
I mezzi economici non ti mancano,
la competenza e l’abilità nello scovare campioni nascosti nemmeno; fai quello
che puoi, ma fallo solo per te, per noi e per il Genoa: non chiediamo la
stella, ci limitiamo a sognarla.
Un Genoano disorganizzato
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Genoa, 25 Aprile 2012
I Druidi