I menandri continuano: Teocrito Myskinus e Eraclito Liaghense scatenano le loro penne nel disputare l'ottimismo e il pessimismo sulla attuale e futura situazione del vecchio balordo. Ci sono spunti per tutti, ottimisti fino alla dabbenaggine e pessimisti fino al disfattismo.

In un periodo in cui tutti si sentono di dire la loro non potevano certo esimersi i nostri due filo(tifo)sofi

Questa volta apre le ostilità Myskin..

Dice bene Liaigh circa il fatto che il calcio è una disciplina semplice. Vinci se corri meglio degli avversari o fai girare la palla più intelligentemente.

Il Genoa non sa fare nessuna delle due cose, e per questo perde volentieri.

Il primo aspetto, che va ascritto a totale responsabilità di mister e preparatore atletico, temo ormai non abbia rimedio, salva l'intercessione di Sant'Eufemia, protettrice dei Costipati (oppure una lotteria che faccia vincere a Fucci un viaggio, solo andata, per le Isole Far Oer).

Le responsabilità del secondo vanno suddivise equamente tra mister e chi ha costruito la casa dimenticando le fondamenta (il centrocampo, lento di passo e di mente).

Ho visto un solo miglioramento, nella condizione mentale. Preso il goal, la squadra non ha traballato, come al solito. Ci fossero le Acidule, direbbero: "E' ovvio, ormai si è abituata".

Speriamo non sia così e che San Cavédano, il protettore dei Ripescati, ci metta ancora una pezza.

Magari due (una su palla inattiva).

Principe Myskin

 

...e replica Liaigh

Le nostre strade stanno - incredibile dictu - in parte convergendo. Del resto i problemi del momento stanno sotto gli occhi di tutti. La preparazione atletica temo sia molto carente, e Colacone, che in una squadra di gente che corre regge solo sessanta minuti, la dice lunga. Però le gambe corrono quando corre anche il cervello; questo sa chiunque abbia fatto sport agonistico, e purtroppo il cervello dei nostri corre poco: confusione sui moduli e sugli schemi, paura di sbagliare, forse anche qualcuno con mansioni non gradite. Il quadretto non sarebbe proprio incoraggiante ma......ovviamente c'è un ma. Anche più di uno. Qualcosa si è visto, Domenica. Si è visto un buon centravanti, che sa muoversi e appena può inquadra la porta e tira. Avendo un buon portiere e un buono stopper, secondo Fuffo Bernardini la squadra sarebbe fatta. Non sarà proprio così, ma riesce difficile pensare che prima o poi non si riesca a quadrare il cerchio di una squadra che come individualità - e non perchè ce l'abbiano contata, ma per la loro recente carriera e per quanto abbiamo visto con i nostri occhi - ha alcuni elementi di assoluto valore. Nel centrocampo non vedo un punto di debolezza della squadra, ma semmai rispetto agli altri reparti di minore assortimento. Budel e Ze Elias, Cavallo e Tedesco però sono quattro giocatori da serie A; le ulteriori alternative, Boisfer, Cordone e Behrami, non sono giocatori da poco.

Secondo me il problema principale di questa squadra - e lo è da due anni ormai - è la mancanza di personalità; quella che, da sola, può far rendere una squadra anche più di quanto valga. Da questo punto di vista è difficile puntare sul tecnico, ma le parole di Gargo e la grinta di Tedesco sono state molto incoraggianti: se intorno a loro due - ma si può puntare secondo me anche su Cavallo, Ze Elias, Scarpi e Della Morte - si costruisse davvero uno spogliatoio forte le cose cambierebbero molto. Il calendario non mi preoccupa più di tanto: vuoi perchè contro le squadre forti, come col Palermo, si tira fuori tutto e anche di più; vuoi perchè le ansie possono diminuire; ma soprattutto perchè se la squadra gira con questi giocatori si può battere chiunque, in questa serie B. Così come, se non gira come è successo fino ad ora, si può perdere da chiunque.

Un'altra importante nota positiva, e incoraggiante, viene dagli arbitri: forse hanno davvero finito di massacrarci, forse Landini è riuscito ad affrancare la loro antipatia per il nostro Presidente. Il prossimo arrivo di Scapini poi - fondamentale - non può che fornire ulteriori garanzie in tal senso.

Per concludere poi apprezzo molto la decisione del ritiro. E non perchè lo trovi giusto come punizione, ma perchè trovo che sia fondamentale perche i nuovi si conoscano tra di loro e si possa, guardandosi in faccia l'un l'altro, trovare - tra i nostri trentotto - almeno gli undici grifoni che tutti aspettiamo di vedere. E poi una prima vittoria - magari anche di culo - potrebbe spianarci davvero la strada: forse basta solo un briciolo di entusiasmo e convinzione.

Se poi durante il ritiro facessero anche venire notte cercando qualcuno che riesca ad alzare un corner a più di 60 centimetri da terra non guasterebbe affatto.

Liaigh