Il punto di Liaigh

Il calcio è materia semplice. Senza scomodare il fantasma di Bagnoli allenatore,  se prendi undici giocatori di media qualità e li metti in campo chiedendogli di fare quello che sanno fare in linea di massima avrai il valore della squadra e i risultati che questo valore ti consentirà. Poi quasi sempre potrai perdere - se gli avversari saranno più forti - o vincere, se saranno più deboli. Ieri, e nelle ultime partite, il Sig. De Canio ha invece utilizzato uomini in posizioni talmente sballate da dover pensare a una volontà precisa: farsi esonerare. Da anni siamo abituati a questi balletti - tanti allenatori sono passati da Pegli - e nulla ci stupisce. Di Giorgi, che non ci capiva più nulla e lo ha ammesso licenziandosi, ce ne sono pochi. A scusante di De Canio, e a monito per la società, resta il fatto che probabilmente ha perso di mano lo spogliatoio nel momento in cui è stato per troppo tempo solo, senza un vero direttore sportivo alle spalle; di più, è stato chiamato a svolgere mansioni di mercato, a braccetto con Preziosi, che non avrebbe invece lui dovuto assumersi. Fatto sta che la squadra palesemente non crede in quello che fa; i giocatori, spesso impiegati fuori ruolo, si deprimono e non rendono quanto devono, mettendo in piedi quelle sonnolente recite che abbiamo visto negli ultimi tempi (e non è un caso che partano sempre nei primi dieci minuti con fieri propositi e si spengano strada facendo).

Abbiamo visto fior di dirigenti sbagliare la scelta degli allenatori, e non perchè (come nel caso eclatante di Maifredi alla Juve) fossero incapaci, ma semplicemente perchè, in quel contesto, si erano create delle condizioni che non ne consentivano ulteriormente l'operatività. Questa è una di quelle classiche situazioni: la squadra c'è, composta di giovani di belle speranze e di anziani con un sicuro rendimento, anche in serie A, alle spalle; i ruoli sono coperti con due giocatori per ognuno. Il gioco però non esiste. L'involuzione, dalle prime belle e promettenti prove, è evidente; ma è altrettanto evidente la girandola di formazioni e schemi che, anche prima del completo rinnovamento, ha coinvolto giocatori che, viceversa, avrebbero dovuto costituire dei punti fermi. Pensiamo all'accantonamento di Ze Elias, a Caccia costretto ad agire da seconda punta, a Behrami terzino, a Villa esterno, a Della Morte ovunque tranne che sulla fascia destra, a Boisfer regista, ai finali di partita con in campo Caccia, Ghirardello, Bjelanovic e Colacone insieme, per finire con Rebecchi schierato a destra e Grieco spesso a fare l'incontrista a centrocampo. E poi gli schemi: 4-4-2, 4-3-3, 5-3-2, 3-5-2, 3-4-1-2, 3-4-2-1. E il gioco, dov'è ? L'unica tattica, fin da Settembre, è palla lunga dal centrale difensivo a cercare la torre (ma Skuhravy non c'è più), e poi speriamo bene. Ora, anche ammettendo le difficoltà di formazione (certi ruoli erano scoperti) e gli infortuni (che però, essendo per lo più muscolari, non credo dipendano solo dalla cattiva sorte o dallo scirocco o da Donadoni), perchè smembrare quei punti fermi che hai ? Perchè insistere su Villa a destra quando avevi un titolare per quel ruolo che era Gregori e Villa poteva giocare al centro dando un po' di cambio ad Aldair ? Giochi con Gregori e a Dicembre chiedi il cambio di quel ruolo che non ti soddisfa, ma non ne rovini due di giocatori. Per finire a ieri.......se ti manca un regista, perchè mettere Rebecchi a destra e Della Morte in regia ? Lascia Della Morte dove sa giocare e semmai prova Rebecchi in quel ruolo. Non vuoi rovinarlo perchè è giovane ? Bene, metti Cordone e aspetta tempi migliori.

Insomma, siamo a una situazione di deja vu, ma io credo fermamente che, con i necessari aggiustamenti del caso, il "progetto" (che poi non è nulla di magico e misterioso: credo si intenda andare in A e restarci) possa andare avanti. Serve un altro allenatore (con questa squadra basta un po' di rinnovato entusiasmo per vincere quelle tre partite su cinque che ti tirano fuori da questa classifica ansiogena), magari anche solo un traghettatore (qualche nome ? Vavassori, Torrente, Maselli) che però sappia far rendere i giocatori per quello che sanno, senza inventare nulla, e quindi consenta di valutarli appieno; se poi avrà stupito bene, se no a Giugno dentro uno con le strapalle (Cosmi). Se poi dovesse arrivare Franco Scoglio, come da molti indizi sembra di capire, ci salveremo sicuramente, ma di questa salvezza non sentiremo il profumo perchè avremo il naso turato (e qualcuno anche più fortemente di noi).

Poi serve anche chiarezza in società: Landini al Pio va bene, ma serve qualcuno con le palle cubiche in Via Garibaldi. Capozucca, mi dicono, andrebbe benissimo, ma il sogno sarebbe anche il ritorno di Scapini.

E Preziosi si prepari atleticamente per correre sotto alla Nord, metta pure il naso in tutto quello che succede in società - è un suo sacrosanto diritto - ma lasci i ruoli che competono ai rispettivi titolari: che un Direttore Generale rappresenti autorevolmente il Genoa in Federazione, che un Direttore Sportivo tuteli l'allenatore sul campo e tenga le orecchie ben dritte nello spogliatoio, che un Segretario si occupi di leggi e cavilli; e - last but not least - che i tifosi facciano solo ed esclusivamente i tifosi.

 

Liaigh