Vergogna Sostitutiva  

di Cecco Angiolieri

Ho sempre pensato che tra le peculiarità di essere Genoano vi era la possibilità di passare mill’anni senza vivere un solo giorno di quotidiana normalità, senza che non ci sia qualche “coup de theatre” a rivoluzionarci la vita, ad avvelenarci il sangue, a inquinarci l’anima.

Però devo essere sincero che dopo i drammatici accadimenti di questa estate pensavo di aver fatto il pieno di drammi, pantomime, sceneggiate e ipocrisie.

Ma facevo male, molto male i miei conti: i drammatici avvenimenti devono aver turbato equilibri che, probabilmente, tanto equilibrati non erano, e la ricerca di una verità in tutte le travagliatissime vicende del dopo Genoa – Venezia, deve avere risvegliato mal sopiti istinti da parte di chi la verità ha sempre ritenuto di averla in tasca, insieme alla ricetta per l’eterna giovinezza e a quella per far vincere al Grifo la stella.

Fatto sta che uscendo alla fine della partita dalla Nord, piano superiore, mi accorgevo che lungo la balaustra c’era uno striscione a firma di gruppi ultras, largo quasi quanto la gradinata, che nel rendere omaggio a Scoglio, approfittava dell’occasione per urlare ai quattro venti che il Presidente Preziosi per il Genoa non era nessuno e che anzi aveva trascinato la squadra in C1.

Molti sono le cose che mi sono venute in mente leggendo quello striscione.

La prima, la più istintiva, è che l’omaggio tributato al professore è stato fatto dai firmatari dello striscione, i quali - sono trascorsi non più di tre anni – nella loro ultima esternazione pubblica sulla figura del professore lo avevano definito, senza nessun pietoso giro di parole, un “infame”.

Io per protestare verso quell’ accusa di “infame” a Scoglio, ho mandato all’aria qualche amicizia e ho pure cambiato la mia vita di tifoso.

E’ molto bello vedere ora, dopo soli tre anni, come sono cambiati gli atteggiamenti nei confronti dell’”infame”, è bello, ma anche un pò triste.

La seconda considerazione che mi è venuta in mente è che in questo momento i giudizi pubblici sulla idoneità o meno di Preziosi a fare il Presidente, per il mio Genoa mi sembrano utili e appropriati come un trattato di astrologia a bordo di uno Shuttle.

La terza considerazione – ahimè la più crudele – è che esternazioni simili compensano la loro inutilità ed anzi nocività alla causa Genoana, con la loro efficacia e proficuità nei confronti di tutti coloro che hanno festosamente provocato, partecipato e gustato il linciaggio che ci ha accompagnato in questa doppia retrocessione, unica, assolutamente unica, nella storia del calcio italiana.

La quarta considerazione riguarda i misteriosissimi motivi di questo “revirement” del tutto inspiegabile ed inspiegato da parte di chi sino a qualche mese fa sconquassava la schiena di Preziosi con pacche di approvazione e incoraggiamento. E se quel giudizio e quell’atteggiamento era così sbagliato, secondo gli stessi tifosi che lo hanno tenuto, perchè dovremmo adesso fidarci di loro ? In nome della loro lealtà o della loro coerenza?

La quinta considerazione è che l’intelligenza è come il coraggio, se non ce l’hai non te la puoi dare da solo, e così vale per la dignità.

Sono sempre stato un pessimo cristiano, ma questa volta sento davvero che la solidarietà è un imperativo etico, e siccome da soli non ci riescono, mi vergogno io per loro...


 Cecco Angiolieri