Preziosi vattene (o no ?)

Siamo proprio alla frutta.

Prima si sbandierano bilanci in perfetto ordine, ho speso di qua ho speso di là. Poi ci si accorge che per sopravvivere e tappare i buchi bisogna, come Scerni, vendersi ciò che vale, allora il tavolo della sala riunioni in legno massiccio.

E cosa si vende allora ? Giocatori ? No, mi dicono che sono tutti in prestito, che ti vendi ? La sede ? In affitto. Allora giochiamoci il marchio, no ? Come i nobili decaduti, al monte dei pegni, quanto mi da per questo ? Venticinque milioni ? Perchè no, poi ripasso appena posso e me lo riprendo, magari a rate. Il trionfo dei puffi, insomma.

E i giornalisti genovesi ? Figuriamoci che putiferio, se solitamente sparano a sette colonne le indiscrezioni sui bilanci e sui bond, questa volta saranno severissimi, come sempre.....

Ah, mi dite che non è stato Preziosi ? Strano, non è lui che è alla frutta, senza più una lira ? Ah, mi dite che non è nemmeno successo al Genoa, ma ad un'altra squadra di delegazione ? Ah, beh, allora cambia tutto, se l'ha fatto "Lui" sicuramente va tutto bene, grande e rivoluzionario affare. Ah se l'avesse fatto davvero Preziosi; altro che regalare il venti per cento al popolo rossoblu. Queste si che sono idee luminose. Il monte dei pegni ci vuole per andare avanti nel calcio in maniera moderna, è tanto semplice........tanto non può mica succedere di nuovo che una società la sbattono in C1 dalla A, che ci frega se si resta senza nemmeno le mutande ?

Genoa, 5 Ottobre 2005

Liaigh