Tunnel

di Cecco Angiolieri

 

Si parla, forse a ragion veduta, di crisi della squadra, ma io sinceramente credo che il primo che dovrebbe uscire dal Tunnel è Cosmi.

Anche questa volta ha sbagliato formazione e tattica.

Non puoi pensare di continuare a giocare la quattro quattro due, schierando a sinistra uno come Stellini, che oltre ad essere in uno stato di forma pietoso, è un difensore puro, che se risucchiato a centrocampo si perde. Non è un caso che prima del goal ci sono state almeno tre azioni fotocopia di quella vincente per il Treviso.

Non puoi nemmeno pensare di schierare in una partita come quella di Treviso, che era ben facile prevedere infuocata e giocata ad altissimi liveli, uno come Lamouchi, che rientrava dopo mesi di assenza.

Rientri di quel genere si fanno gradualmente, facendo giocare, le prime volte solo scampoli di gara, possibilmente a risultato acquisito.

Men che meno puoi pensare di insistere sul Serbo dal piede stanco, quello con il nome che comincia per La, e continua con un' impronunciabile  sillaba, che sembra formata da un epiglottide attaccata da una crisi di singulti.

Ancora più incomprensibile, e in un certo senso incoerente, è stato  il rimediare agli evidenti errori invece che con i cambi dei giocatori ed il mutamento tattico dalla 4-4-2 alla 3-5-2 effettuati non nell'intervallo, ma nel secondo tempo, quando ormai si era sul 2-0.

Certo è che - non so se lo avete notato - le nostre sconfitte sono "strane", nel senso che più che sconfitte assomigliano a crolli: in tutto il campionato l'unica sconfitta "normale" è stata quella con il Torino, e anche questo è chiaro sintomo che qualcosa non funziona.

Certo abbiamo avuto anche noi le nostre occasioni, ma si sa che quando a sfiorare il goal è Carparelli, allora vuol dire che siamo in piena melma.

Ma la cosa che più mi ha colpito e preoccupato è stato l'accasciarsi del nostro Serse sulla panchina, già a metà del secondo tempo, con l'evidente rassegnazione che solo l'ineludibilità assoluta ti sa dare.

Vorrei essere ottimista, e forse, se lo fossi, questa volta la ragione sarebbe dalla mia parte, ma sono genoano e solo un genoano sa e può sapere quanto l'orizzonte degli eventi possibili sia vasto visto dagli occhi del Grifoni.

E allora, e comunque, e sempre, testa bassa, serrati i denti, a spalle curve si continua ad arrancare.

 

Cecco Angiolieri