Troppo facile
Un
mio amico, quando deve dire che una cosa è troppo facile, dice che "è come
picchiare un bambino che caga". Francamente ero fiducioso nel risultato
favorevole, ma vincere per tre a zero un derby, in cui si contano anche tre
pali, due miracoli del portiere avversario ed un goal divorato, senza una sola
azione avversaria degna di essere riproposta in tv, è una sensazione che
non avrei mai pensato di provare. E probabilmente nemmeno loro. Il fatto è che
la facevano troppo facile, dall'alto di una spocchia ed una classifica che non
si sa bene entrambe da dove arrivino. Mai come questa sera Cassano ha dimostrato
la sua pochezza, nelle gare che contano: forse ora molti si renderanno conto
di quanto dico da anni, quando sostengo che nelle gare importanti semplicemente
sparisce, giocando a palla avvelenata col solo scopo di eliminare l'avversario
inducendolo al fallo (oppure inducendo l'arbitro a credere di aver subito falli
devastanti). La gestione dei cartellini di Rosetti, come sempre, non mi è piaciuta:
a noi non ha perdonato nulla, nemmeno un innocuo fallo di mano a centrocampo
che non si capisce
per quale astruso motivo dovesse meritare il cartellino giallo; dall'altra parte
ha tollerato proteste di ogni genere, ha più volte fatto palesi gesti di proseguire
sui soliti salti per aria di Cassano, evidentemente giudicato reo di simulazione,
ma senza mai tirare fuori alcun cartellino (Mesto per una banale caduta in area
ha saltato il derby); addirittura ha ignorato Cassano anche quando, saltato
in dribbling da Milanetto l'ha preso da dietro per la maglia. Solo
nel finale, quando gli altri hanno perso la testa, ha riequilibrato il numero
dei cartellini. Eh già, perchè nel finale loro hanno perso proprio la testa,
dopo che i loro tifosi avevano anche perso la faccia: prima i fischi a "Ma
se ghe pensu" (nemmeno i milanesi che ci cantano puzza di pesce l'avrebbero
fatto), poi cori prevalentemente contro (Genoano pezzo di merda il più gettonato),
poi gli idranti (nemmeno capaci di indirizzarli bene, si sono bagnati da soli),
poi la gradinata deserta prima del fischio finale: sarà crisi da astinenza di
Nutella ? Non lo so, ma sicuramente ieri si riscontrava nei loro visi per strada
e nei loro atteggiamenti un livore che non era degno di un derby sempre correttissimo
sugli spalti come quello di Genova, e gli incidenti pregara di Corso De
Stefanis, nonchè il delirante volantino fatto circolare nei giorni scorsi (scaricalo
qui) lo testimoniano. Probabilmente
era facile fare i signori quando si stava sopra, certo che purtoppo ora l'aria
sta cambiando, e ieri era pesante assai.
Ma torniamo alla gara: dominata, dicevamo, con una sola squadra in campo; lo stesso Del Neri ha implicitamente ammesso che un 5 a 0 sarebbe stato risultato più esatto, proprio come Mourinho fece contro di noi, non a caso con la stessa tattica ieri adottata dal Gasp: nessun punto di riferimento in avanti e in difesa, oltre a tutto composta da onesti mestieranti, non hanno più capito da che parte prenderci.
Col
rientro di Juric, poi, anche i tre difensori, con la squadra avversaria costretta
al lancio lungo, hanno dimostrato tutto il loro valore che sembrava potersi
mettere in discussione. Amelia senza voto sulla maggior parte dei quotidiani
la dice lunga su come è andata la gara.
Certo è che di cerchiato di blu gli è rimasta una sola cosa, ormai.
Genoa, 29 Novembre 2009
Liaigh