Bentornato Grifo

Non era logico, per quanto visto fino ad ora, temere i tracolli che tutti paventavano; era però umano, per quanto abbiamo passato negli ultimi dieci anni, che la paura spodestasse anche la logica. Per questo gli ultimi periodi sono stati psicologicamente assai travagliati; il timore che pareva essersi assopito dopo Genoa - Empoli, cioè quello di svegliarsi improvvisamente da un bel sogno, era di fatto prepotentemente tornato d'attualità per le ultime prestazioni. In realtà era evidente quanto, ben oltre la crisi atletico-psicologica che ci attanagliava e la impressionante serie di infortuni, la dea culina ci avesse voltato le spalle, mandando oltre a tutto in avanscoperta la cugina sfighella. In quest'ottica la sconfitta di Salerno, una sconfitta per 4-0 che paradossalmente poteva essere un 3-0 per noi, proprio come a Venezia; non entrava più nulla, tra pali, traverse e goal clamorosamente falliti, mentre agli avversari, sempre davanti alla partita della vita, riusciva tutto. Ci stava questa flessione, era impensabile chiudere con la stessa media dell'andata: la statistica è una scienza, mica pizza e fichi.

Quello che però mi ha infastidito, anche se previsto e prevedibile, era il torbido che subito ha colonizzato le acque stagnanti: Lamacchi sniffa, Lazetic tromba troppo, Scarpi sa già di non essere più rossoblu l'anno prossimo, Tosto desaparecido, Stellone sempre rotto, gli altri alla frutta, Cosmi rischia la panchina. Sembra incredibile, ma nei bar, e su internet, queste cose le abbiamo sentite e lette. Questo è il limite del genoano, che poi rispecchia il carattere del genovese puro, quello del mugugno. Il limite e anche la grande forza, perchè, sembra incredibile, ma questo viene fuori solo perchè per tutta la settimana, ventiquattr'ore su ventiquattro, tutti noi pensiamo e ci muoviamo col Genoa in testa: per forza tra tanto pensare si finisce per partorire così tante cazzate, e, si sa, fa più notizia Lazetic quando beve un Negroni che quando si beve gli avversari.

Ora stiamo dando concreti segnali di risveglio, non a caso con la stessa squadra che ha ammazzato il campionato, e se le altre continueranno a darci tante soddisfazioni, il traguardo sarà un po' più vicino. Solo allora potrò spiegare ai miei figli perchè, pur estasiati davanti all'entusiasmo di oggi, ho detto loro: "Ragazzi, non avete ancora visto niente !"

Liaigh