Riprendiamoci il calcio

Chi frequenta gli stadi è, nella stragrande maggioranza dei casi, gente perbene.

Non dimentichi questo chi ora sta pensando di militarizzare gli stadi, colpendo, per l'incapacità di colpire 200 delinquenti, la grande massa di tifosi che nel calcio ripongono passioni, sentimenti e anche speranze, ma che non possono e non vogliono fare male a nessuno.

L'inasprimento delle pene, direttamente o indirettamente rivolte alle società, può solo peggiorare la situazione: il potere ricattatorio da parte delle frange ultras sarà sempre più forte, nel momento in cui cresce la possibilità di danneggiare economicamente le stesse con megamulte o sospensioni di partite.

La strada imboccata è quindi decisamente sbagliata.

Quella giusta è punire i delinquenti, ma facendolo in maniera esemplare; un petardo lanciato in campo ? Tentato omicidio ! Dritti in galera senza passare dal via, reato penale perseguito con pene severissime. Telecamere puntate a pioggia ogni metro quadrato e vedrete che poi ci si pensa due volte. Striscioni demenziali ? Apologia di reato, istigazione a delinquere, da uno a cinque anni di carcere: lo tengono in dieci ? Tutti dentro. Non è concepibile che quello del motorino sia tornato, dopo un anno, a San Siro a lanciare petardi. La verità è che non servono nuove leggi, ma bisognerebbe saper applicare quelle che ci sono. Se lo si facesse, si potrebbe anche pensare di aprire gli stadi - altro che carri armati per strada - levare le barriere, come in Inghilterra; metti un piede sul campo ? Zac, in prigione (al Ferraris è anche molto comoda....). Invece qui regna il lassismo, le frange ultras chiedono, e spesso ottengono, l'impunità; prendono sonore mazzate da chi cerca di impedirgli di sfasciare una stazione e urlano all'aggressione. Presidenti (la maiuscola è solo per l'inizio della frase....) come Spinelli si permettono di inneggiare ai "daspati"; cori allucinanti contro le forze dell'ordine (se io lo faccio per strada secondo voi non finisco dentro per oltraggio ?), vilipendio delle istituzioni (ho scoperto che viene punito il coro contro un presidente di altra squadra, ma non quello contro le alte cariche dello Stato) svastiche e falci e martelli, saluti romani o a pugno chiuso da parte dei protagonisti, tutti ormai fanno ciò che vogliono indisturbati, riprovevolmente tollerati; ma sono sempre opera di quelle poche centinaia di imbecilli. Perchè punire tutti con percorsi di guerra per arrivare allo stadio, proibizioni demenziali (un caffè corretto grappa dopo pranzo quando stai per andare all'aperto sotto la neve ormai è un sogno.....accenderti una sigaretta dentro lo stadio diventa un'impresa da contrabbandiere, si entra con accendini nascosti ovunque...) o magari con partite sospese all'ultimo minuto ?

Si faccia invece in modo che le società siano invogliate a costruire cultura calcistica, o sportiva in genere; so che questo si potrà ottenere in 15, magari anche 20 anni, però facciamolo. Un tempo si andava allo stadio, bambini, gratis se si entrava per mano a un adulto. Facciamo il contrario: due genitori e un bimbo allo stadio ? Uno dei due genitori entra gratis: riportiamo negli stadi le famiglie, il modo migliore per rendere sempre più irrisoria, e quindi isolare, la percentuale dei coglioni facinorosi, e per creare una nuova generazione di tifosi "sportivi"! Vengano premiate quelle società che investono in cultura sportiva, che entrano nelle scuole, che inventano iniziative culturali, che stimolano amore per il pallone, che sanno spiegare che il calcio può essere ancora un gioco meraviglioso.

E ancora, qui si, puniamo le società se invece non sanno educare: un Moggi non può permettersi, dopo quelle due po po di partite, di insinuare che l'arbitro russo sia stato mandato apposta per danneggiare la sua juve. Questo genera, e in un certo senso autorizza, la violenza. La cosa più importante è imparare a vincere e a perdere; so che non è facile per l'uomo qualunque, ma chi gestisce un carrozzone che offre, e spesso impone, emozioni e sussulti a milioni di persone, "deve" saperlo fare. Non ci riesci ? Bene, ci sono tanti chioschi di benzina dove se esprimi la tua opinione senza freni lavorando non danneggi nessuno.

E i media ? Un bel passo indietro anche loro. Basta spettacoli indegni come il processo di Biscardi, in cui buttare benzina sul fuoco è la conditio sine qua non per portare avanti l'audience. Basta speculare sugli episodi di violenza negli stadi, basta dare spazio alle bravate dei delinquenti: quante volte avrete visto in tv il motorino che volava ? Bene, a ogni passaggio in TV la fama di eroe di quei coglioni ne è uscita rinforzata; si vuole capire oppure no, che se si va avanti così del calcio che amavamo non ci rimarrà niente ? Riprendiamocelo, ragazzi, riprendiamocelo noi il calcio: è nostro, è dei tifosi, non dimentichiamolo. Noi siamo gente per bene.

Liaigh