Le scelte di Gasp

 

Due cose doveva temere il Genoa da questa riproposizione della gara appena disputata solo tre giorni prima: la deconcentrazione, frutto della convinzione che il Catania facesse nulla per passare il turno puntando tutto sulla prossima partita per salvarsi, e la direzione di gara. Dispiace dirlo col senno di poi, ma gli interessi romani che potevano indirizzare un certo tipo di direzione di gara dovevano essere messi in preventivo.

Fa rabbia aver buttato al vento una competizione che poteva darci delle soddisfazioni, ma dispiace ancora di più capire che anche senza metterci del nostro il turno non l'avremmo passato; certo, al geometra velotto abbiamo facilitato molto il compito, con quei due goal iniziali; appena però abbiamo messo fuori la testa, con le sostituzioni ed il goal, ci ha pensato lui, che fin dall'inizio ha diretto come ha voluto la gara. L'ha fatto male, però, perchè un bravo arbitro te lo mette sotto la coda senza che tu quasi possa lamentarti più di tanto, mentre questo individuo è stato solo capace di farla tanto sporca da far venire la bava alla bocca a tutto lo stadio. Episodi sospetti in area di rigore, ammonizioni contro; Papa prende tre calci nelle caviglie sull'out di destra in rapida successione (combinazione a 6 metri dal sottoscritto), sull'ultimo perde la palla, torna indietro, la riconquista con un semplice fallo e si prende un giallo col sorriso sulle labbra da parte del direttore di gara: l'ho vista quella faccia, l'ho vista la soddisfazione con la quale ha tirato fuori il cartellino, e non è un caso che, prima ancora che combinasse quello che ha combinato nel secondo tempo, io fossi attaccato alla griglia ad insultarlo. Una direzione di gara allucinante, da far passare la voglia di vedere calcio. Nessun genoano, e nemmeno nessuno sportivo, può averla apprezzata, se non, in cuor suo, Gasperini. Eh, si, perchè una direzione di gara tanto mostruosa finirà, per sua fortuna, per far passare in secondo piano la mostruosità della formazione messa in campo dal mister: a parte il fatto che questa era la partita da giocare al completo, visto che a Roma comunque di punti non te ne fanno fare e con questo turno avresti potuto arrivare a giocarti la semifinale, che da sola, con Inter, Juve e Milan semifinaliste avrebbe probabilmente significato l'Europa League. A parte questo, dicevamo, che senso ha mettere in campo due giocatori già venduti, uno dei quali a più riprese umiliato e quindi francamente demotivato ? Che senso ha schierare contemporaneamente un modulo stravolto e tanti giocatori di rincalzo ? A chi spettava la responsabilità di tenere alta la tensione nella squadra ed invece è andato a dire che avrebbe dovuto fare delle scelte ? Perchè sono scesi in campo con la testa altrove ? Perchè fare turnover così spinto se la stanchezza della gara ogni tre giorni è comune a tutte le squadre che devi affrontare ? Io spero che qualcuno queste domande al mister le possa porre, perchè sicuramente, al di là della direzione di gara aberrante, certi comportamenti non sono giustificabili oltre. Deve finirla di fare dell'autolesionismo per dimostrare al mondo che lui aveva ragione su certi giocatori, deve farsi un bel bagno di umiltà e tornare quel lucido stratega che abbiamo conosciuto in questi anni, perchè continuando così finirà per rovinare anche la sua reputazione, e poi trovare la grande squadra non sarà così facile: che ci pensi, ad andare a mettere fuori squadra Camoranesi perchè non fa bene la diagonale difensiva o a mandare in tribuna Buffon se ti ribatte sulla formazione. E poi quelle squadre, quelle forti intendo, le gare cercano sempre di vincerle, tutte: non fanno delle scelte.

 

Genoa, 13 Gennaio 2010

Liaigh