La parte sbagliata
di Cecco Angiolieri
Credo che nulla riesca di piú a convincermi e a trascinarmi che prendere coscienza di essere dalla parte sbagliata, da quella parte che se sei furbo non ci stai, da quella parte che la sua fine tutti giá la conoscono. Che é appunto ora proprio la parte del Genoa e che - ne sono sicuro - lo é sempre stata.Non é facile stare da questa parte, così come non é facile subire le persecuzioni quando gli altri ti gridano all'untore, e salire sul patibolo mentre la folla ti urla che é ancora troppo poco.Non é facile, ma é ben noto che a noi Genoani le cose semplici e lineari non sono mai piaciute.Peró io credo che sia giusto e che sia un'insopprimibile esigenza etica, il mantenere lucidità anche durante il "martirio", se non altro perché la dignitá la si conserva innanzitutto attraverso la coscienza.La condanna del Genoa non é stata scritta dalla FGCI, né da Carraro né da Galliani, per quanto questi personaggi contribuiscano con grande diligenza, capacità e abnegazione alla distruzione del mondo del calcio.La condanna del Genoa - ricordiamocelo bene - é stata sancita nel momento in cui la Procura di Genova ha deciso di trasmettere il brogliaccio della intercettazioni alla FGCI.Sull'operato del magistrato che ha chiesto l'autorizzazione a procedere alle intercettazioni per accertare il reato di frode sportiva, che comporta la pena edittale massima uguale al reato di pascolo abusivo, e del magistrato che ha autorizzato tali intercettazioni, non dico nulla.Pazientemente attendo di avere più elementi di giudizio e mi riprometto, anche se mi riesce difficile supporre che la cosa abbia rilevanza, di verificare l'esattezza delle informazioni in base alle quali i due magistrati sono accesissimi tifosi della Sampdoria, ed uno dei quali é quel magistrato che, con un senso dell'opportunità, del ruolo e dello stile forse non del tutto adeguato ad un magistrato, da anni ci somministra la sua presenza ad innumerevoli trasmissioni sportive intervenendo come membro e socio fondatore del Sampdoria Club "Toghe Blucerchiate", da ultimo intervenendo ad una trasmissione e sindacando nel merito della linea difensiva dei legali del Genoa.Nella paziente attesa, non posso non rilevare l'inesattezza di quanto affermato dal Procuratore capo della Procura di Genova che ha sostenuto che la trasmissione delle intercettazione agli organi della Fgci era atto dovuto.Il fatto che la legge preveda la "possibilità" che il Giudice ordinario trasmetta gli atti agli organi competenti della Fgci non significa che la trasmissione sia per il giudice obbligatoria e si tratti quindi di un atto dovuto: altrimenti dovremmo ritenere che la Procura di Torino che ha negato la trasmissione degli atti, abbia commesso un reato omettendo un atto dovuto... E quindi, tanto per fare un po' di chiarezza,
l'operato della Procura - comunque lo si voglia giudicare - é
frutto di precise scelte e di valutazioni discrezionali compiute
dalla Procura, a partire dalla qualificazione giuridica del reato
(associazione a delinquere) alle conseguenti scelte dei mezzi
investigativi (intercettazioni ambientali e telefoniche) per finire
ai tempi di intervento (tre giorni dopo la fine del campionato
l’inchiesta era chiusa e gli atti pronti per il Gen. Pappa) e tutto
quanto senza considerare – spiace rilevarlo - la diffusione di
notizie (peraltro ampiamente distorte) su risultanze dell'indagine
che non potevano provenire che dagli uffici della procura stessa, a
meno che non si voglia attribuire ai giornalisti doti paranormali di
chiaroveggenza.
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