No che non mi annoio

(risposta a Cecco Angiolieri)

La partita di ieri non è stata bellissima, perchè una partita bella è quella tra due squadre che giocano al calcio e cercano di superarsi, come per esempio è stata Genoa-Albinoleffe. Quella di ieri invece è stata come un incontro di pugilato tra un pugile che cerca di boxare e uno che si protegge il viso con i guantoni e cerca di non prenderle, per poi portare a casa una dignitosa sconfitta ai punti (che purtroppo nel calcio non esiste, se no saremmo già matematicamente in A, a punteggio quasi pieno) ma nessun KO. Sicuramente non si può definire noiosa una partita in cui si tira più di 20 volte in porta e almeno 6 di queste con l'uomo solo davanti al portiere: sciagurata, dannosa per la salute, sfortunata, ma noiosa no di sicuro; tra le volte che mi sono trovato con le mani nei capelli, quelle che ho imprecato alla luna e quelle che ho preso a pugni la sbarra non ho proprio fatto a tempo ad annoiarmi. Certo che il Genoa del girone di ritorno non è frizzante come quello dell'andata, ma questo ormai si sa. Del resto, se le distanze restano immutate o quasi, evidentemente tutte le squadre si sono un po' spremute nell'andata, magari proprio per cercare di stare in coda a un Genoa che ha stracciato tutti i record. Per quanto riguarda le valutazioni personali, io credo che l'obiettività debba portare a valutare l'intero campionato di un giocatore o di un allenatore: va da se che se esprimi il tuo parere solo in caso di sconfitte o pareggi in casa fatalmente l'obiettività non può non venir meno. Il povero Lazetic ha dato il bianco nel girone di andata, e ora non riesce a ritrovare la forma: ne' più ne' meno di Pinga o Tavano, per dirne due a caso, o di Shevcenko, per dirne uno tosto. E cos'è il grande Milan, o la Juve, o persino il Real, senza uno dei suoi titolari ?

Analizzando poi nella completezza il tuo disappunto, non posso non constatare come, dopo esserti arrabbiato per la mancata noia della partita, tu chieda poi la noia globale di una promozione scontata; addirittura per questo invochi la squadra dell'ultima promozione, che uccise il campionato all'andata, ma al ritorno infilò, quella si, una serie estenuante di pareggi, spesso per zero a zero, solo perchè - parole del vate - "bisognava essere amici di tutti". Quella squadra, come dici tu noiosa, riuscì comunque a farsi raggiungere e superare sul filo di lana dal Bari, che arrivò primo, pur in un campionato con sei partite meno di questo, e senza dannati turni infrasettimanali. Nappi, autore di un'andata strepitosa, al ritorno non toccò boccia, perchè i difensori ormai lo conoscevano. E nel girone di ritorno ci facemmo due palle come angurie.

Certo, allora ancora non c'era stata ne' Firenze, ne' Ravenna, ne' i dieci anni di B con Scerni e Dalla Costa, che hanno saputo minare la nostra fiducia e persino la nostra razionalità. Però, signori, a questo punto del campionato bisogna solo contare le giornate che mancano al raggiungimento del prossimo traguardo: il primo, la salvezza, ormai è matematicamente raggiunto.

Liaigh