Non partiamo per vincere

Qualcuno l'anno scorso non gradiva quando gli si diceva che eravamo una squadra neopromossa ed il blasone non sarebbe bastato a farci vincere il campionato; mi dispiace doverlo ribadire, dopo i fischi di ieri, ma tant'è pare necessario: ebbene si, siamo una squadra neopromossa, a meno che sconosciuti diritti dinastici non consentano a certa gente di ragionare come da tifosi di una grande da Champions League. Abbiamo cambiato pochi elementi, l'ossatura della squadra è quella dell'anno scorso; questo comporta indubbi vantaggi per l'amalgama ma anche qualche prevedibile remora per chi in questa categoria entra forse un po' troppo in punta di piedi. Certo, le tre sberle prese dal Milan alla prima non hanno aiutato l'autostima, ma la sensazione è che già quella squadra fosse meno assatanata del dovuto. Gasperini si è dimostrato uomo pacato e tranquillo, e quindi su questa tranquillità si deve tutti insieme costruire un campionato di assestamento per poi sperare in qualcosa di più l'anno prossimo. Abbiamo visto squadre partire sparate (noi stessi anni addietro) per poi crollare come pere marce e trovarsi alla fine in B. Non casca il mondo se alla terza di campionato non è ancora arrivata la vittoria: abbiamo comunque visto contro di noi due squadre decisamente inferiori, e si sa che alla lunga questo fa la differenza. E comunque, pur con ampi margini di miglioramento se non altro legati alle assenze (De Rosa e Coppola, a mio parere, su tutti), anche i patiti della classifica a tutti i costi devono constatare che dietro a noi ne abbiamo già quattro. Ieri abbiamo visto sprazzi di bel gioco, magari ancora pochi rispetto all'anno scorso, ma sfido chiunque a negare che sia a Catania che col Livorno il pari ci stia più o meno stretto; e questo nonostante lo scotto da serie A pagato sia dalla squadra che dal mister, che le sue belinate le ha fatte anche lui (perchè non la "finta" terza punta contro il Milan, come Juric l'anno scorso con la Juve ?). Verrà più gioco, verranno i goal, verranno i punti: per ora teniamoci stretto Borriello, che visto faccia a faccia con Spinesi e Bogdani (per dire di due nomi richiamati in estate dai mugugnoni) non sfigura affatto; teniamoci una difesa che doveva fare acqua da tutte le parti e invece regge discretamente la botta; sopportiamo Di Vaio, che già l'anno scorso, prima di cominciare a segnare a raffica, ci faceva chiedere se non fosse stato il caso di metterlo in panca; crediamo in quei giocatori che abbiamo visto l'anno scorso fare la differenza e che ancora semplicemente non corrono come devono: mi riferisco a Fabiano, Milanetto, Papa Waigo.

Insomma, abbiamo vinto tre campionati di fila, ma questa volta, in questo campionato, non partiamo per vincere, ma per salvarci senza troppe ansie: mettiamocelo nella zucca e pazientiamo.

Genoa, 16 Settembre 2007

Liaigh