La melassa ingrassa ?

Ok, gli stimoli sono quelli giusti per riprendere a scrivere. In questi mesi abbiamo goduto come non ci accadeva da anni, pur restando, fino alla partita con l’Empoli, col fiato sospeso di chi teme di svegliarsi da un momento all’altro (in fondo nella stagione del registratore eravamo primi in classifica dopo 7 partite e ci siamo salvati a stento). Poi ho avvertito finalmente nella gente la consapevolezza di una forza devastante che ci accompagnava ad ogni partita, e la garanzia che questa squadra aveva le carte in regola quantomeno per arrivare fino in fondo. La stessa consapevolezza che ha raggiunto evidentemente la dirigenza, che sta programmando, fin da ora, la squadra dell’anno prossimo. In quest’ottica credo che fosse necessario puntellare la difesa, e lo abbiamo fatto con un esterno destro di ruolo che, a nemmeno 30 anni, proviene da quasi 200 gare consecutive in serie A a livelli da Champions League; nel frattempo è stato bloccato Markovic, nazionale slavo di 20 anni, promessa europea (Chi è ? Uno scelto da chi ha scelto Milito, Thiago, Rimoldi, Lazetic, per intenderci). Entrambi destinati a fare da contitolari l’anno prossimo per quel ruolo. Si sta cercando di arrivare a Liverani, già nazionale, pupillo di Cosmi sotto la cui guida, così come Tedesco, potrebbe rendere al 120 % di quanto saprebbe dare altrove, che già non è poco. L’unica cessione (in comproprietà) è stata quella di Makinwa, si giovane e promettente, ma probabilmente, per sua stessa ammissione, demotivato da un impiego da quarta punta; per di più in prospettiva futura, con l’arrivo di Lavezzi (sta spopolando in Argentina) e la presenza, comunque importante, di Bielanovic, il reparto offensivo è quello che maggiormente sarebbe stato tagliato (o forse vorreste avere a disposizione sette attaccanti ?). Mi chiedo poi se tutti i mugugni che ho ascoltato allo stadio alle tre prestazioni intere di Makinwa sono degli stessi che ora si strappano le vesti per la sua cessione e l’arrivo di Carparelli. A proposito di quest’ultimo, ancora due paroline: personalmente non lo amo, avendolo sempre trovato un po’ troppo paraculo. Però ha 28 anni, e nella ingloriosa storia del grifone degli ultimi dieci anni è stato l’attaccante più prolifico, forse ancor più di Francioso, con 43 goal. Anche in epoca recente ha dimostrato, nel Como, di non aver perso il vizietto. Certamente una scelta più azzeccata in ottica di quarta punta, senza contare che, in un modulo più offensivo, può anche entrare a partita in corso per rilevare Lazetic sulla destra. E comunque si tratta evidentemente di una scelta mirata a finire la stagione.

Behrami. Sento mugugni per la cessione dello slavo svizzero. Volevate giocare in dodici o tredici ? Non è possibile, ve lo assicuro. Behrami sta facendo un grande campionato, e al Genoa, all’ombra di Lazetic, avrebbe fatto troppa panchina per mettere in mostra le sue qualità. Rimane nostro e a fine stagione avremo in casa una pedina preziosa, anche per scambi importanti. Nocerino è un giovane promettente, di cui, come per Makinwa, si è scelta una valorizzazione di tipo economico; era bravo ma un po’ presuntuoso (ricordate certe dichiarazioni in un intervista in cui parlava da leader carismatico ?), e forse nello spogliatoio Cosmi non lo vedeva un granchè bene. Eh si, perché quello che Cosmi vede nello spogliatoio è proprio quello che ne condiziona le scelte. Io credo non esista allenatore di qualsivoglia sport che non abbia in mente una formazione e che su quella, finchè possibile, non punti. Per intenderci, Tedesco giocherà anche con le stampelle, e se non ti sta bene puoi anche andare altrove, perché a quel punto, pur bravo, non costituisci un valore tecnico ma solo moneta sonante.

Comunque è un bene che ci sia stato questo mercato a smuovere un po’ le acque delle discussioni da Bar, perché di tutta questa melassa e questo buonismo non se ne poteva proprio più, e io stesso avevo ben poche ispirazioni a far roteare il falcetto. Ringrazio perciò gli amici Druidi, che con il loro pessimismo cosmico hanno cercato di salare una pietanza fin troppo dolce: in fondo se anche avessero ragione loro, e questa squadra venisse indebolita, sarebbe solo il giusto handicap per una squadra che fin qui ha dimostrato di non avere rivali.

Molto più del mercato temo, purtroppo, la solita gestione medica degli incidenti muscolari: Lamouchi, Tosto, Cozza, tutti giocatori che, dopo infortuni banali, sembravano pronti al rientro, e si sono rifermati ai box. Un problema vecchio, si dirà; questo si forse l’ultima barriera da abbattere prima della stella.

Liaigh