Aboliamo le invasioni

Girare per Siena e vedere un'invasione di sciarpe rossoblù è uno spettacolo che non ha prezzo. I ristoranti alzano le braccia e denunciano "sold out": quelle che per il ragionier Macalli erano pericolose orde, portano civiltà, annusano cultura e spendono moneta sonante. Il figlio della titolare dell'osteria il Carroccio, in vico Casato di Sotto (nei presso di piazza del Campo - tenere in considerazione per il Gambero RossoBlù) confida:  "Voi e i modenesi, ben davanti ai torinisti, siete i più simpatici e civili ". Lo dice mentre conta pile di euro.

Però, personalmente, inizio a preoccuparmi.

Lasciate perdere Modena (servirebbe un trattato intero, con alcune cose catalogate alla voce top secret e documenti dei quali è possibile l'apertuta solo dopo quelli segreti sulla fine di Jfk), però le trasferte di massa iniziano a inquietarmi. Da Ravenna (Novellino, Mandorilini, Iachini) a Ravenna (Ghomsi), passando per Oviedo (c'è un gol annullato che ancora grida vendetta), Cesena (3-0, Bordin, Simonini, Traini), da Torino (in 10.0000 al Delle Alpi per vedere un 5-2 com doppietta del carneade Haris Skoro), Mantova (Tarana), Piacenza (no comment), ogni trasferta di massa (si salva forse la sola San Marino) diventa occasione per atroci beffe e delusioni. Come se il Grifo sentisse la pressione e gli avverari moltiplicassero le forze per non cedere nelle mura amiche. Bene, forse è meglio andare a Lecce (ricordo un 3-0 per noi, nell'anno di Bagnoli) o altrove per esorcizzare la sindrome da trasferta di massa. Premesso che il gol di Milito era buono e il palo di Palladino trema ancora adesso, forse non è un male se le prossime trasferte sono a Cagliari e Reggio Calabria. Hai visto mai?!?

 

Genoa, 3 Marzo 2009

Guigneberth