Incubo di una notte di mezza estate

Pane al pane e vino al vino: la squadra messa su da Preziosi e Capozucca è forte, fortissima. In questo campionato, sulla carta, credo che anche il più acceso disfattista potrebbe solo ipotizzare un secondo o terzo posto; come il Palermo dell'anno scorso, o quell'altra squadra di due anni fa, parte per vincere, e a questo punto qualunque altro risultato deve essere considerato un fallimento.

Purtroppo però l'esperienza insegna che dalla carta all'erba il passo spesso non è indolore. Le mie notti sono agitate dal ricordo del raduno al Pio con Dalla Costa pitonato e osannato, con una squadra che doveva ammazzare il campionato e che invece ci ha fatto rischiare il suicidio di massa. So, e solo un cretino potrebbe dubitarlo, che i mezzi e soprattutto l'esperienza di Dalla Costa erano infinitamente più modesti di quelli del Joker, ma tanto basta per non consentirmi sonni troppo tranquilli.

Ora leggo che cominciano i primi problemini: "la squadra è tutta nuova, serve l'amalgama", "saremo pronti per la Coppa Italia, ma l'importante è partire bene in campionato", "peccato per il Pio perchè dovremo allenarci a Ronco Scrivia", insomma, una sorta di deja vu che non può farci gioire appieno della gloria che le testate giornalistiche e i cosiddetti addetti ai lavori vogliono a tutti i costi attribuirci, anche se non so quanto benevolmente. Poi leggo che, dopo aver costruito la squadra per un certo modulo, uguale a quello con cui De Canio tanto bene aveva fatto ad Udine e a Reggio, e addirittura con parte degli stessi uomini, si comincia a parlare, già ora, di stravolgimento di questo modulo per il ritorno al 4-4-2 che De Canio stesso ha definito l'anno scorso non idoneo alla sua mentalità. Modulo che peraltro viene considerato da addetti ai lavori (e notizie di corridoio mi dicono anche da Capozucca !), nella sua variante a rombo, quello più idoneo a questi giocatori. Insomma, non mi pare che la serenità di una rosa forte e completa sia per ora l'arma in più che è mancata l'anno scorso al nostro allenatore per imporre lucidamente le proprie idee come in passato ha dimostrato di saper fare.

Io auguro a De Canio di trovare l'amalgama al più presto e cominciare a far girare bene la squadra, perchè l'augurio per lui vale anche per noi e per un campionato "tranquillo" e ricco di soddisfazioni: sogno da anni di vincere un campionato dominandolo dall'inizio secondo previsioni azzeccate. Ritengo che forse sia stata una mossa poco astuta sfidare la Juve dopo 3 giorni di preparazione (e loro con almeno 10 giorni nelle gambe), poi il Toro diretta rivale, per la logica conseguenza di non alzare sicuramente il morale delle truppe nè dei tifosi, e quindi le giustificazioni per quanto visto fino ad ora le trovo sicuramente.

Resto però fiducioso, oltre che per la obiettiva forza della squadra, anche perchè so che, stranamente, l'uomo del fiume è per l'appunto rimasto seduto lungo il fiume stesso, e questo mi offre una certa tranquillità.

Buona estate

Liaigh