Giusto così

di Cecco Angiolieri

  

Giusto così, giusto così.

Ho tanta fede nel credere che Cosmi riesca a raddrizzare una squadra che davvero ancor oggi si presenta come ad immagine e somiglianza del suo precedente allenatore: insicura e depressa tanto da farti quasi pena, colma di svogliata sufficienza tanto da farti rabbia.

Ho anche tanta fede nel credere che Cosmi si renda ben conto che una squadra così, ora come ora, potrebbe aspirare alla promozione se si fosse come l’anno scorso con cinque più una possibilità di riuscire  ad arrivare alla serie A, ma non certo adesso che le possibilità sono solo 2 più una.

Certo il campionato è lungo, possibilità ce ne sono molte, ma le molte possibilità riguardano tanto gli sperati progressi quanto i temuti crolli.

E i campionati si vincono, prima ed innanzitutto con la testa, così come le partite si vincono o si perdono prima ancora che i giocatori mettano piede in campo.

Le tattiche, le strategie, la disposizione in campo sono cose razionali, gli allenatori le insegnano così come i giocatori le imparano.

Ciò che gli allenatori non possono insegnare, né studiare, né trasmettere con una lezioncina, ma devono imporre con il loro carisma, è lo spirito, non solo dei singoli giocatori, ma di tutta la squadra: cioè esattamente quello che oggi manca al Genoa.

E per formare un gruppo, purtroppo, non basta un allenatore preparato e carismatico ma è necessario che la squadra sia sin dall’inizio formata da  una sapiente mistura di caratteri, di personalità, di “incastri psicologici”.

Un’alchimia già difficilissima di per sé, ma che diventa addirittura quasi impossibile se la formazione del delicato intruglio è affidato ad un uomo – De Camion – che sin da subito ispirava una radicale e inderogabile sfiducia.

Le teorie del Lombroso sono indubbiamente quanto di più “politically incorrect” possa esistere a questo mondo, ma – vi giuro per la mia esperienza -  la illegittimità e l’inopportunissima scorrettezza di cui sono sciagurate portatrici, non impedisce loro di essere assolutamente vere e verificabili.

E basta guardare in faccia Cosmi per capire quanto è diverso da De camion.

Le facce dei giocatori, invece, ho paura di guardarle, temendo infaustissimi auspici: mi tengo in riserva la speranza che l’uomo del fiume, se non la faccia, gli cambi almeno l’espressione.

                                                                                             

Postilla del Principe Myskin: Io cambierei loro i connotati. :-)