Genoani e dintorni.

Forse non tutti i lettori di questi pezzi sanno cosa sia un newsgroup, ma sicuramente tutti sanno che cosa sia un forum. Non sono esattamente la stessa cosa, ma entrambi hanno una caratteristica che li accomuna: sono la trasposizione perfetta dei discorsi da bar su internet, con l'unica differenza rispetto a questi di essere fruibili da subito e senza dover intervistare giovani e anziani col fiato provato da troppi bianchetti, anche se a volte i bianchetti sembrano aver effetto anche sui partecipanti ai newsgroup, soprattutto i genoani. Leggendo i newsgroup stasera emergono infatti dati interessanti, anche dal punto di vista psichiatrico. Nell'ordine si asserisce che il rigore a favore è regalato, e fin qui, se proprio vogliamo far prevalere l'onestà (ma il tifoso per definizione può essere onesto ? O forse la troppa onestà alla fine puzza di....malafede ?), niente da ridire; però nessuno dei partecipanti, presumibilmente tifoso, cita come nell'occasione del secondo goal il fallo da cui è scaturito il cross di Milanetto derivasse da un entrata di Mutarelli su Leon da rosso diretto, e comunque da rosso visto che il nervoso biancazzurro era già stato ammonito per analoga entrata. Tra l'altro a suo tempo sullo stesso newsgroup si gridava al culo per la vittoria di Napoli dove invece un rigore assolutamente identico, con l'aggravante della simulazione, l'abbiamo subito. Se lo facciamo noi per primi come possiamo poi lamentarci che le tv nazionali dei sei rigori inesistenti su sei assegnati in questa giornata, quasi tutti decisivi, mettano in prima pagina il nostro per salvare il culo a Lo Tito e la faccia a Cobolli e Della Valle ? A seguire, a proposito del secondo goal, si fa notare che si tratta di un regalo della difesa laziale, come se quello della Lazio (unico tiro decente in porta) invece fosse stato il goal del secolo, o come se non avessimo subito i goal di Panucci ed Amauri, tanto per citarne due a caso. Dopo la gara poi l'intervista di Borriello apre, ovviamente, scenari foschi (perchè qui non è più quello che usufruisce dei regali altrui, ma diventa un campione): "Ciao Borriello, è stato bello", cita il titolo di un thread (argomento di discussione). Io ho sentito ed ho apprezzato molto l'intervista di Marco Borriello: intelligentemente ha detto che se il Milan lo vuole, al punto di pagare tanti soldi per la sua comproprietà, sicuramente se lo prende; e se il milan vuole spendere tanti soldi è per farlo giocare (è finito il tempo dei giocatori tolti dal mercato a colpi di miliardi per tenerli in tribuna) e quindi lui sarebbe ben felice di andare al Milan (come, per espresse parole, di restare al Genoa se fosse Preziosi a riscattarlo e quindi il Milan non lo volesse). Di Criscito ne abbiamo appena visto uno, per altri 20 anni possiamo essere appagati. Ma se il Milan proprio lo vuole - e per quanto visto in serata onestamente ne dubito - deve pagare, magari anche in natura (Gilardino ? Gourkouff ? uno a caso a Milanello vanno tutti bene), perchè qui non si parla di un prestito, da far riscattare all'Inter per elemosinarne le prestazioni ancora per un anno, ma di una comproprietà. E allora più segna più vale: per diventare una bandiera ci vogliono degli anni. State tranquilli però: se a giugno Preziosi metterà mano al portafoglio e riscatterà Borriello, gli stessi diranno che non abbiamo fatto acquisti. Colpo di scena finale: il mistero Forestieri. Invece di essere contenti perchè un giocatore nostro almeno a metà (ma per parola di Preziosi in "comproprietà blindata"), di 17 anni, trova spazio e segna in serie A, comincia il lamento per aver perso un talento eccetera eccetera. Tafazzi telematici, divertenti quanto gli originali Aldo Giovanni e Giacomo. Beh, come vedete si parla delle paranoie genoane, testimonianze evidenti di un malessere psichico che evidentemente ci attanaglia da sempre: anche nella gioia, e la vittoria odierna è oro colato, dobbiamo trovare i motivi di flagellarci gli zebedei.

Già che stavo sui newsgroup poi ho fatto un giretto, e su quello del Toro ho trovato un altro spunto di riflessione. Lo riporto interamente, si riferisce alla curva Maratona:

Non mi riconosco più nella Maratona
- non ci sono gli striscioni
- e non si possono mettere
- bisogna cantare solo ciò che è stato deciso
- bisogna manifestare, occupare il posto 10 minuti dopo
sotto comando
- contestare, fischiare o esprimere un'opinione è vietato,
bisogna aspettare il benestare
- La mia curva è sotto assedio.

LIBERATE LA MARATONA
LASCIATELA SPLENDERE DI TUTTI I SUOI COLORI
LIBERATE LE MILLE VOCI 

Lascio questo appello per ora al vostro personale commento, e, come nelle migliori fiction tv, lo uso come trailer per uno dei prossimi pezzi.

Genoa, 13 Gennaio 2008

Liaigh