Troppo fragili

 

Fragilità mentale o fisica ? Forse tutte e due le cose. Certo è che il periodo non è dei migliori, e quando gira così, la sfortuna si accanisce anche per prenderti per il culo: una volta che, giocando male, la metti dentro due volte per un po' di buona sorte e per la dabbenaggine altrui, ci pensa un signor arbitro ad affossarti, con una direzione di gara che, al di là dei singoli episodi, era ben chiaramente direzionata fin da primi minuti di gioco. Del resto non credo sia un caso che con lui si sia perso quattro volte su quattro. E le prime tre ammonizioni in 20 minuti facevano capire che la gara non l'avremmo finita in 11, e così è stato. Senza il signor Gava, avvocato di Conegliano Veneto, probabilmente l'avremmo vinta, magari qualcuno avrebbe detto immeritatamente, ma certo il Cagliari non avrebbe fatto granchè per non meritare di perderla; invece l'abbiamo persa noi, grazie ad un rigore inventato e ad un'espulsione incomprensibile, per proteste dopo un rigore del genere, ma non  spintonando e urlando in faccia come si vede fare troppo spesso in ogni situazione simile a quella, ma una semplice e civile protesta per un rigore inesistente. Se si aggiunge che il primo goal è venuto da una situazione di doppio fuorigioco che avrebbe visto anche uno strabico grave, il quadro, dalla parte arbitrale, è completo. Evidentemente a gente come questo signore per motivi ignoti stiamo molto sulle palle, altrimenti certi atteggiamenti non sono giustificabili con le semplici pressioni ambientali.

Resta però da parlare, e tanto, della squadra: è vero che il goal del pareggio era in fuorigioco, ma è anche vero che quel pallone è restato in area un tempo infinito, senza che nessuno riuscisse ad allontanarlo, e lo stesso è successo sul goal decisivo. La difesa sulla graticola ? Probabilmente si, perchè sarà anche vero che il centrocampo fa poco filtro e l'attacco non copre abbastanza, però quando prendi 11 goal in 7 giorni non si può prescindere da mettere sotto processo la difesa. Gasperini poi mi pare il secondo responsabile: pare aver perso, anche lui come la squadra, tutta la baldanza e la sicurezza che accompagnavano il grifo di inizio campionato, e troppo spesso ricorre a cambi di modulo che lasciano un po' interdetti, con esiti spesso devastanti; oggi poi aver levato la punta centrale senza sostituzione personalmente non mi è parsa una mossa molto azzeccata.

Aggiungiamo poi che, dopo un'annata in cui abbiamo stupito tutti, ora gli altri, che non sono scemi, pressano come animali sui nostri difensori (l'ha fatto soprattutto il Valencia, poi l'Inter e il Lille, ieri anche il Cagliari ci ha provato), inaridendo la fonte del gioco e impedendone l'avanzata sistematica. Anche qui qualche correttivo bisognerebbe trovarlo, perchè con i lanci lunghi che abbiamo visto ieri si fa poca strada.

Della fragilità dicevamo: quella fisica sicuramente è quella che va a configurare l'annata sfigata, insieme ai molteplici impegni che non consentono adeguati riposi agli atleti e li espongono ad un superlavoro e quindi ad un superstress muscoloarticolare. Quella che però appare più preoccupante è, per l'appunto, quella piscologica: certi meccanismi nel fraseggio a centrocampo, certi anticipi azzardati e spettacolari, certi attacchi con sette o otto giocatori, non li vediamo quasi più. Sicuramente può essere che non ci riescano perchè le gambe non ce la fanno fino in fondo, ma è molto più probabile che siano le gambe a non seguire la testa che quest'anno non c'è: ripetersi è sempre difficile, e se ci fate caso, dopo un inizio all'altezza delle aspirazioni, la squadra ha cominciato a perdersi andando incontro ad un fenomeno di evidente involuzione, proprio nel momento in cui, con la conferma delle lodi, sono anche aumentate le aspettative. E una conferma ulteriore del fatto che il problema non è fisico è che queste 3 sconfitte consecutive, pesanti, sono venute dopo 15 giorni di riposo, periodo in cui sicuramente si è potuto lavorare con le gambe, ma anche in cui alcune dichiarazioni di Gasperson, relative alla campagna acquisti "che lui avrebbe fatto diversamente", non hanno certamente tenuto alto il morale della truppa.

La soluzione ? Sicuramente saprà trovarla Gasperini, però io ricompatterei l'ambiente, facendomi vedere sorridente insieme alla dirigenza, tornando da talebano al 3-4-3 - chiunque possa giocarlo - e praticando qualche flebo di fiducia in più per quei giocatori (Esposito su tutti, ma anche Moretti, Modesto, Zapater, Palacio, Socratis) che fin dall'inizio hanno il viso troppo tirato e triste. Giammai pallido.

 

Genoa, 26 Ottobre 2009

Liaigh