Fischi ai fischietti (reprise)

Due parole ancora sull'ennesima direzione di gara perlomeno discutibile: Tagliavento non è nuovo a questo tipo di imprese nei nostri confronti, ma continuo a non voler vedere la vera malafede. Piuttosto vorrei farvi capire come la penso sulle giacchette nere con un esempio. A scuola c'è da fare un tema: l'alunno bravo può scrivere quello che vuole perchè "sa", all'alunno mediocre viene consigliato di "fare il compitino", ovvero di non strafare scrivendo di cose che non sa e impastoiandosi quindi in concetti che lo porterebbero nei casini. Tagliavento, come purtroppo tanti altri, è un alunno men che mediocre, e quindi fa il compitino, che nel caso di ieri è, ad ogni decisione dubbia, dare ragione al più prepotente, "si signor maestro". E, a suo modo di vedere, ha avuto ragione, perchè uno dei rigori più inventati dell'anno, quello di ieri, è passato sotto completo silenzio in televisione: pensate che casino che avrebbe piantato in diretta tv il "maestro" Foschi se un rigore come quello l'avesse subito. Questo è il vero problema della classe arbitrale italiana: arbitri mediocri mandati allo sbaraglio in un campionato molto più complicato di qualsiasi altro. Perchè più complicato ? Ma perchè i vertici arbitrali, tuttora colpevolmente convinti di avere a che fare con gli arbitri migliori del mondo, hanno pensato bene di raddoppiare le loro già evidenti difficoltà infarcendo il semplice regolamento arbitrale di postille, norme, consigli e direttive che non fanno altro che aumentare il loro potere discrezionale facendo si che le difformità di giudizio siano sempre più evidenti e messe alla berlina. Quando il sottoscritto arbitrava (e non parliamo dei tempi di Meazza) si doveva studiare il regolamento (15 pagine) e la casistica (una ventina di pagine). Provate a scaricare da qui le 194 pagine del testo integrato degli arbitri, e andate a vedere quanta parte è dedicata al regolamento e quanta alla casistica: il rapporto di pagine è 1:10.  Non esiste altro campionato in cui si comminino così tanti cartellini gialli, per falli che nel regolamento del gioco del calcio sono considerati semplici; poi le direttive sull'interpretazione del fuorigioco, dei falli di mano, dei falli da dietro.......tutte cose che appaiono complicatissime ma che in realtà sarebbero molto semplici. Poi i giocatori, che, come ieri quelli del palermo, quando vedono l'alunno mediocre lo sfruttano a piene mani: tuffi, proteste, svenimenti.......tanto il luasso abbocca sempre.

Questo è il vero problema: gli arbitri italiani sono scarsi e non aiutati. Punto e basta. La ricetta ? Azzerare tutto (hanno tutti un altro lavoro, se esistono i cassintegrati i vari Tagliavento, Saccani, Brighi possono anche smettere), prendere arbitri ed assistenti dalla CAN-C o anche dalla CAN-D, selezionandoli solo in base a test atletici (e non più alle tessere politiche, per esempio), mandarli a dirigere serie A e serie B senza che se ne conosca nemmeno il nome, e ovviamente al posto di Collina un bel pallottoliere con l'orfanello bendato. Collina si occuperà solo dell'addestramento nel semplice rispetto del solo regolamento, trasformando se necessario Tirrenia in una bella caserma tipo Legione Straniera: vuoi arbitrare la serie A, con i compensi che ne derivano ? Ogni mese mi fai 30 giri di campo e appena hai finito ti prendo il tempo e mi rispondi a 20 quiz sul regolamento del gioco del calcio. I 20 più bravi per quel mese fanno la serie A, i secondi la B e via scendendo. La moviola ? Sia riservata al calcio, usandola per commentare le azioni più belle o i gesti atletici più sontuosi. L'arbitro migliore è quello che in campo non si nota, il modo migliore di eliminare il problema arbitrale è renderli trasparenti, come un alito di vento o una zolla di terra. Il calcio, inteso come gesto sportivo e non come chiacchiere televisive, tornerà ad essere l'aspetto predominante delle nostre domeniche.

A proposito di Domenica: Buona Pasqua a tutti.

Genoa, 23 Marzo 2008

Liaigh