Fair Play ? Let's play !

Un tempo, quando il calcio era più bello di oggi, si applaudiva il giocatore che calciava a lato il pallone per consentire l'ingresso in campo dei sanitari per curarlo. Succedeva però abbastanza raramente, e solo in fasi di stanca della partita oppure in presenza di incidenti palesemente gravi; diciamo che succedeva un episodio ogni due, tre giornate di campionato. Poi Paolino Di Canio, in Inghilterra, fece il giro del mondo con le sue immagini, quando spedì a lato il pallone dopo essersi trovato solo davanti al portiere per terra infortunato. Un episodio similare è successo recentemente per un infortunio a Nesta, strappato, da parte di Del Piero. Stiamo però parlando di infortuni seri, e di gesti comunque degni di nota. E di applausi.

Che però ormai episodi del genere ne avvengano anche sette o otto in ogni partita, è una cosa che io proprio non sopporto più; e ancor meno sopporto che un gesto di sportività stia diventando poco di più di un atto dovuto, con tanto di recriminazioni anche violente in caso di difetto. Ormai basta che un giocatore rimanga a terra dalla parte opposta del campo per interrompere un'azione altrui, e, oltre al danno per lo spettacolo, il sospetto che qualcuno possa anche marciarci facendola diventare una tattica di gioco è sempre più forte.

E' necessaria una moralizzazione di questo tipo di evento, prima ancora che si renda necessario introdurre regole nuove nella casistica e nella discrezione arbitrale.

E' necessario anche per salvaguardare quella che un tempo era un'occasione per applaudire un giocatore, e che ora invece, fateci caso, non applaude più nessuno. Chi premierebbe ora Di Canio per il suo gesto ?

25 Aprile 2004

Liaigh