Errore di concetto

di Cecco Angiolieri

 

Gli errori di concetto sono i più gravi e quelli più difficilmente rimediabili. Nei non pochi secondi durante i quali Gargo inseguiva il ternano lanciato rete, aveva tutto il tempo per realizzare che, se lo avesse atterrato, oltre al rigore ci sarebbe stata l'espulsione.

Espulsione che, paradossalmente ma non troppo, sembrava rappresentare una salutare sferzata di energia.

Dall'analisi del primo tempo riesce evidente vedere come la squadra, alla faccia dei proclami dei giocatori, avesse considerato la Ternana dello stesso valore di un'azione Fiat di questi tempi.

Dopo il rigore, e in dieci, la squadra si rendeva conto che forse era il caso di incominciare a giocare perché nessuno, e tantomeno la Ternana, aveva intenzione di pronunciare il fatidico "prego si accomodi”.

Il secondo tempo, nonostante l'errato cambio di Lazetic per Brevi (altro errore di Cosmi) sembrava un tiro al bersaglio, con. un bersaglio, però, come quei bersagli del luna park, che ti dovrebbero scattare la foto se li centri.

Non li centri mai, invece, e le uniche foto restano quelle appese alla parete del baraccone, probabilmente scattate dal proprietario dell’attrazione con una normalissima macchina fotografica, per farti credere che davvero la cosa funziona.

Probabilmente anche il culo della Ternana, stasera aveva una sua decenza, e impietosito, si ritraeva per un attimo a 30 secondi dalla fine: bastava per il goal del pareggio.

Ciò non toglie che la partita non è stata ben preparata sotto il profilo psicologico, e la prima parte della gara il Genoa l’ha giocata in maniera distratta e superficiale.

Il centrocampo, prima del goal degli avversari si faceva sistematicamente saltare e, pur menzionando io stesso la sfortuna, rappresentata però più da un arbitro tanto pretenziosamente autoritario quanto assolutamente incapace, forse bisognerebbe anche spiegare ai nostri attaccanti che quando si tira in porta, non si deve mirare al portiere, che non ti fa guadagnare punti come nel flipper...

Forse comprensibile per il risultato riacchiappato a dieci secondi dal termine, ma non molto giustificabile, l’euforia: si sentono già tutti in A e saltano di gioia: speriamo non si sfondi il pavimento...

Cecco Angiolieri