I dubbi del Gasp

La vittoria di oggi, voluta fortemente - epperciò meritata - ma altrettando indubbiamente baciata dalla fortuna, ci piazza nuovamente in una posizione di classifica da sogno, che poi è ancora un po' più misera di quanto fin qui meritato, visto la sfiga cosmica che invece ci ha seguito fino a prima di Natale; posizione comunque sicuramente tranquilla per il distacco da quelle che inseguono, che poi è quello che davvero per ora conta. Da stasera però forse per il Gasp non saranno tutte rose e fiori, e al momento di addormentarsi dubbi e fantasmi si agiteranno sul suo letto. Figueroa è esploso, e rimetterlo in panca non sarà facile, anche se lo farà. Vero è che probabilmente ancora un po' di corsa gli fa difetto, ma è altrettanto vero che, in quattro spezzoni di gara giocati, ha segnato due reti, ne ha fatte segnare tre e ha preso un palo di San Siro che balla ancora adesso; ma soprattutto ha dimostrato di essere giocatore vero, e di poter vantare un repertorio calcistico di altissimo livello. Certo però che l'inserimento di Lucho in squadra dovrebbe necessariamente passare per un abbandono di quel modulo, il 3-4-3, che tante soddisfazioni ci ha fin qui dato: è infatti improponibile per Figueroa pensare che possa sfiancarsi in quel lavoro di contenimento a cui sono stati obbligati Di Vaio e Sculli, con il risultato di arrivare davanti alla porta ormai sfiancati. Proprio su questo si può ragionare, facendo riferimento come esempio paradigmatico alla partita di oggi: il 3-4-3 odierno ha prodotto in attacco molto meno, in 70 minuti, di quanto ha saputo fare il 4-4-2 degli ultimi 20. L'aver affiancato a Borriello una punta vera ha cambiato le carte in tavola, anche, come è ovvio, per lo stesso Borriello, che fino ad allora era stato costretto alla solitudine là davanti ad aspettare le spizzicate di testa di........Sculli. Io credo che il 3-4-3 debba rimanere il modulo base su cui lavorare, tenendo quindi in panca a turno Borriello o Figueroa;  ma nel momento in cui non hai a disposizione gli interpreti giusti per quel modulo, con Leon al palo e Wilson ancora in tribuna, Di Vaio con le valigie pronte e Papa Waigo a Firenze, personalmente avrei schierato la formazione di oggi solo se avessimo giocato magari a Bergamo. A Marassi invece, in una gara tutto sommato tranquilla, contro l'Atalanta (non la Roma o l'Inter....), avrei provato a derogare dalle mie convinzioni e a sfruttare al massimo quello che avevo a disposizione, cioè Borriello e Lucho insieme fin dall'inizio, comunque non solo una volta in svantaggio, con le spalle più coperte.

Però l'allenatore non lo faccio io, e finchè vince ha sicuramente ragione Gasperini a far di testa sua, schierando la squadra in pratica non so con quali numeri, ma sicuramente con Borriello unica punta anche in una gara contro una squadra alla portata.

 

Genoa, 19 Gennaio 2008

Liaigh