Voglia di Derby

No, non sto parlando della nostra voglia di giocare il derby, che non costituirebbe certo argomento di grande sorpresa. Sto parlando della voglia di Derby che stanno dimostrando i cugini a pedali, che dovrebbero essere paghi della loro superiorità e della loro Europa e invece sembrano alquanto tormentati .

Oggi, 19 Giugno, giornata delle bandiere blucerchiate, dichiaratamente finalizzata a contrastare lo straboccare di rosso e di blu che in queste giornate invade Genova. Per organizzare una cosa del genere, e non rischiare la presa per i fondelli, devi almeno essere ragionevolmente sicuro di vincere a mani basse, così come successe quando all'epoca del sondaggio del Secolo XIX noi tenemmo da parte tutte le schede e le inviammo all'ultimo causando un mare di bile dalle parti della delegazione del ponente, vincendo il sondaggio, quella volta si, a mani basse. In realtà - basta fare un giro per Genova stamattina - quel rapporto che fisiologicamente era fino a ieri di dieci a uno (perchè qualcuno già l'aveva messa fuori la bandiera, dieci giorni dopo la conquista dell'UEFA......), stamattina è di....dieci a quattro (un punto lo aggiungo d'ufficio per compensare la mia naturale parzialità). Inevitabile direi, e con questo non voglio asserire che questo possa essere valutato come un rapporto di forze in campo - sarebbe ingeneroso - ma semplicemente testimonianza di amore vero, magari irrazionale, nei confronti dei colori della propria squadra: i cugini non sono talebani come noi, e a questo bisogna aggiungere che in questo momento forse a qualcuno viene anche in mente quanto mormorare si fece in città quando la Samp di Garrone fece acquisti nelle ultime partite del campionato in cui si salvò alla penultima giornata (Como, Siena), episodi che non vennero fuori solo perchè evidentemente i genoani talebani si esibiscono solo ai poggioli e non in procura. Da qui forse qualche episodio di ritegno si può anche ipotizzare, e anche un po' di vergogna per il solito festeggiamento di ritorno. Primo derby quindi perso senza attenuanti, e per la logica anche prima di cominciarlo.

Il secondo derby, quello dei tribunali, non sappiamo ancora come andrà a finire: se sarà vittoria degli Ultras togati, e non lo credo, sarà comunque una vittoria di Pirro. In tutta questa vicenda sono convinto che la professionalità dei protagonisti ne esca a fettine, ancor più se un giorno qualcuno chiarisse alla gente comune, che il calcio non sa nemmeno dove stia di casa, il dispendio di uomini e mezzi economici messo in campo per provare non una connessione col totonero - di per se pericoloso per i risvolti di appoggio economico ad attività di mafia e camorra - ma una semplice "frode" sportiva che, da sempre, in un finale di campionato, per chiunque conosca anche da lontano l'ambiente del calcio, entra a far parte integrante del gioco stesso.

Speriamo che il prossimo Derby, quello che con tutta probabilità si giocherà sul campo, non risenta troppo del clima di veleni che questi accadimenti stanno generando, e, Dio non voglia, se dovesse mai succedere qualcosa mi auguro che i soloni di turno si ricordino del Giugno 2005 e dei loro protagonisti.

Liaigh