Deduzione logica

PREMESSE


Direttive fornite dalla federazione Italiana canoa e kajak rivolta agli arbitri di tale disciplina sportiva nel convegno nazonale del 2006

Il ruolo dell’arbitro implica tensione e sforzo emotivo
Un arbitro equilibratamente ambizioso, pertanto, deve essere sufficientemente solido
Con solidità si intende la capacità di non diventare coriacei ed insensibili e la volontà di dare sempre qualcosa:

Un arbitro equilibratamente ambizioso:

A) Sa che cosa accade nei diversi contesti organizzativi della Federazione
Conosce chiaramente i fatti essenziali, i piani e gli obiettivi,le persone e le loro cariche, i ruoli e le relazioni tra i vari organi, i propri compiti e che cosa ci si aspetta da lui
Se non ha tutte queste informazioni, sa dove trovarle quando ne ha bisogno

B) Un arbitro equilibratamente ambizioso ha solide conoscenze
Tecniche
Normative
Ecc.

C) Un arbitro equilibratamente ambizioso è abbastanza sensibile agli eventi
Riesce a sintonizzarsi su ciò che sta accadendo
È ricettivo ed aperto sia alle informazioni rigide, come i fatti e le cifre, sia alle informazioni flessibili come le sensazioni degli altri

D) Un arbitro equilibratamente ambizioso
Deve sviluppare capacità di giudizio, compresa quella di affrontare l’ambiguità e l’incertezza

E) Un arbitro equilibratamente ambizioso è abile nel:
Comunicare
Risolvere i conflitti
Esercitare la propria autorevolezza

F) Il ruolo dell’arbitro implica tensione e sforzo emotivo
Un arbitro equilibratamente ambizioso, pertanto, deve essere sufficientemente solido
Con solidità si intende la capacità di non diventare coriacei ed insensibili e la volontà di dare sempre qualcosa

G) Un arbitro equilibratamente ambizioso :
ha la capacità di analizzare compiutamente le situazioni
è leale ed impegnato
ha il senso della missione
si assume le proprie responsabilità, senza passare ad altri il cerino acceso

H) Il concetto di agilità mentale comprende l’abilità di:
Afferrare rapidamente un problema
Pensare contemporaneamente a più cose
Passare rapidamente da un problema (o da una situazione) ad un altro
Vedere immediatamente una situazione nella sua interezza
Pensare con i piedi per terra
Adattarsi facilmente ad una situazione nuova, adoperandosi per migliorare quella contingente

I) Per mantenere un grado relativamente buono di autocontrollo un arbitro dovrebbe essere consapevole delle proprie caratteristiche personali e conoscere il modo in cui esse influiscono sui comportamenti adottati.


CONCLUSIONE

L'arbitro di Genoa Catania del 13 Gennaio 2009 non pratica certamente la disciplina della canoa.
Neppure quella del Kajak
Forse non sa neppure nuotare.
Come molti Piemontesi.

 

 Genoa, 14 Gennaio 2010

Cecco Angiolieri